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"Varicella party da me": bufera social sulla mamma no-vax
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"Varicella party da me": bufera social sulla mamma no-vax

"Domani Varicella party per chi lo desidera. Vi aspettiamo alla casa a Milano!" Il post pubblicato su facebook lunedì 30 aprile da una mamma milanese di nome Luana ha causato una bufera social: l'invito della mamma no-vax ha ricevuto centinaia e centinaia di commenti essendo il suo profilo pubblico. E qualcuno ha anche taggato la Polizia postale perchè intervenisse. Alla base del "varicella party" c'è l'idea di far contrarre la malattia ai figli in modo naturale per formarsi gli anticorpi. La pratica era piuttosto diffusa qualche decennio fa. Ma tutto questo prima della diffusione dei vaccini, contromisura chiaramente molto più efficace e sicura che, secondo gli studi, ha un’efficacia del 90%, e che tutela anche quel 10% di non responder tramite l’immunità di gregge. A rendere ancora più controverso il tutto, il fatto che la mamma no-vax risulta essere titolare ed educatice di un asilo per bambini in Liguria.

varicella meglio
Il post sulla bacheca facebook della mamma no-vax

I commenti: "La diffusione di epidemie è reato penale"

Il medico Roberto Burioni, in prima fila contro i no-vax, ha commentato: "Non so come, ma io penso che qualcuno dovrebbe fare qualcosa per difendere i bambini dalle scelte dei loro genitori". Altri hanno ricordato alla mamma:  "Spero sappiate che la diffusione di epidemie è reato penale".

VARICELLA PARTY, GALLERA: INIZIATIVA IRRESPONSABILE, FAVORIRE EPIDEMIE E’ UN REATO PERSEGUIBILE PENALMENTE
“La varicella, così come il morbillo è una malattia esantematica che può avere delle gravissime conseguenze. Per questo è stata inserita tra quelle per le quali il vaccino è obbligatorio a partire dai nati 2017 e per questo chiunque diffonda la possibilità di epidemia è perseguibile penalmente. Ecco perché giudico assolutamente da irresponsabili iniziative come i cosiddetti ‘Varicella o Morbillo Party’ e mi auguro che le autorità preposte pongano in essere tutte le misure necessarie per punire chi li organizza”. Commenta così l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera il post pubblicato lunedì scorso su Facebook da una mamma residente a Milano, nel quale riportava un invito per un ‘Varicella Party’ in cui i bambini vengono messi a contatto con altri bambini ammalati di varicella per farli contagiare.

“Spero che nessuno sia stato così incosciente da portare il proprio figlio – ha concluso l’assessore-. Questi antichi metodi sono anacronistici perché fortunatamente ora esistono i vaccini che i nostri Centri offrono a tutti gratuitamente. Nel 2017 per tutta la Lombardia per la prima coorte di chiamata attiva (nati 2016) abbiamo vaccinato 41.101 su 83.013 pari al 49,51”.

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