Venti lavoratori in nero nel Comasco, due percepivano reddito cittadinanza
Continuano i controlli della Guardia di Finanza che nelle ultime settimane ha riscontrato numerose violazioni in provincia di Como
Venti lavoratori in nero nel Comasco, due percepivano reddito cittadinanza
La Guardia di finanza ha individuato nel comasco venti lavoratori in nero, tra cui due che percepivano il reddito di cittadinanza. L'attivita' della compagnia di Olgiate Comasco nelle ultime settimane ha portato ad oltre 30 interventi e riscontrato numerose violazioni sia di natura amministrativa che penale. I due casi di lavoratori in nero che percepivano il reddito di cittadinanza riguardano un uomo impiegato da diversi mesi in un'impresa commerciale, operante nel settore ortofrutticolo e sita nel comune di Beregazzo, e un secondo soggetto impiegato nel settore della commercializzazione di alimenti, nel comune di Mozzate.
Oltre ai rilievi di natura amministrativa, che prevedono la procedura di irrogazione della cosiddetta "maxi-sanzione" nei confronti dei datori di lavoro, sino ad un massimo di 12.960 euro, si e' proceduto a denunciare i percettori del sussidio all'autorita' giudiziaria, nonche' a segnalare i fatti emersi all'Inps per la revoca del beneficio. La recente attivita' della Guardia di finanza si inquadra in un piu' ampio contesto ispettivo, che ha visto negli ultimi mesi i finanzieri di Olgiate Comasco impegnati nell'esecuzione di 123 accessi ispettivi presso varie attivita' commerciali (bar, ristoranti, lavaggi auto, strutture ricettive, alimentari) per verificare la regolarita' delle posizioni lavorative del personale impiegato. Nel corso delle operazioni, svolte nei vari comuni dell'Olgiatese, sono stati identificati centinaia di dipendenti, 85 dei quali risultati totalmente "in nero" in quanto privi di copertura assicurativa e regolare assunzione, di cui uno, nel Comune di Bizzarone, risultato essere minorenne. Ad oggi, 4 sono risultati essere anche percettori del reddito di cittadinanza. Cio' ha comportato la contestazione di sanzioni amministrative per circa 180.000 euro. Oltre il 50 per cento dei soggetti controllati ha gia' provveduto a sanare le irregolarita' assumendo i lavoratori con regolari forme contrattuali e a pagare le relative sanzioni. Nei confronti di 22 esercizi sottoposti a controllo e' scattata anche la sospensione dell'attivita' commerciale cosi' come previsto dalle norme in materia atteso che una percentuale, superiore al 20 per cento della forza lavoro presente, e' risultata "in nero".
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