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Milano
Violenza sulle donne, Gallera: 200 avvocati per assistere le vittime
Giulio Gallera

L’Assessore al Reddito di Autonomia, Inclusione Sociale e Pari Opportunità di Regione Lombardia, Giulio Gallera, è intervenuto oggi, presso il Palazzo di Giustizia di Milano, all’apertura del corso di formazione professionalizzante per agevolare l’assistenza legale gratuita a favore delle donne vittima di violenza previsto dal Protocollo d’intesa che Regione Lombardia ha firmato lo scorso ottobre con l’Ordine degli avvocati di Milano. Il corso tenuto da avvocati, magistrati, docenti, dirigenti della Regione Lombardia, operatori di polizia e dei centri antiviolenza, ha visto la partecipazione a Milano di 50 avvocati iscritti all’albo da almeno 5 anni, ma contemporaneamente sono attivati tre corsi analoghi a Lecco, Bergamo e Pavia, che coinvolgono in totale 200 avvocati lombardi.

“Sono molto soddisfatto – ha detto l’Assessore Gallera - perché a breve, grazie a questa collaborazione con l’ordine di Milano, la Lombardia avrà 200 avvocati pronti ad accogliere e sostenere le donne vittime di violenza. Gli avvocati sono un anello molto importante della rete antiviolenza che Regione Lombardia ha costruito sul territorio ed è quindi fondamentale che siano pronti a offrire un’adeguata assistenza legale nella fase di denuncia e nei diversi livelli delle fasi processuali. Considero, inoltre, assolutamente strategico il loro ruolo per intercettare il fenomeno, riconoscerne i sintomi, aiutare a superare la diffusa ritrosia delle vittime alla denuncia e indirizzarle verso i centri e gli interlocutori giusti. L’Ordine forense di Milano ha dimostrato una grande sensibilità civile per accrescere la professionalità e la competenza su questi temi degli iscritti all’Albo, realizzando la funzione sociale che la legge attribuisce agli ordini, attraverso una collaborazione preziosa ed efficace con la Regione. Di questo sono orgoglioso, anche come avvocato”.

“In Lombardia – ha spiegato l’Assessore - il 31,4% delle donne tra i 16 e 70 anni ha subìto violenza fisica o sessuale nel corso della vita, ma purtroppo solo l'uno per mille di queste si rivolge ai centri antiviolenza. Abbiamo dunque bisogno di persone che siano formate e che abbiano tutti gli strumenti per riconoscere immediatamente di essere in presenza di un caso di violenza e aiutino la donna a denunciare. Oltre che per gli avvocati, una formazione specifica è prevista per tutti quei soggetti (personale dei pronto soccorso, medici di famiglia, pediatri e assistenti sociali), che per primi entrano in contatto con le vittime di violenza e per primi possono farle uscire dal tunnel. Particolare attenzione – ha concluso - verrà posta nell’attività di informazione e sensibilizzazione attraverso campagne mirate anche nelle scuole”.

Il presidente degli avvocati di Milano, Remo Danovi, ha assicurato che «l’Ordine tiene fermamente a svolgere questa funzione sociale a difesa dei valori collettivi, tanto più in tema di violenza contro le donne, per proteggere le vittime e assicurare loro tutela e protezione; e più ancora per evitare, prevenire e contrastare il ripetersi di un fenomeno intollerabile sia in via di principio che per il livello patologico raggiunto». «Il corso - ha spiegato l’avvocato Silvia Belloni, consigliere dell’Ordine di Milano - è una delle nostre iniziative a tutela e difesa delle donne, che include percorsi nelle scuole, contro la violenza di genere e il cyberbullismo, gli “sportelli” al servizio delle vittime e dei cittadini, la formazione degli operatori, la realizzazione di opuscoli e vademecum informativi rivolti agli avvocati e alle vittime».

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