Alla faccia della spending review e dei tempi di crisi. Due portavoce per il sindaco di un Comune di poco più di trentatremila abitanti. Accade a Termoli, dove l’amministrazione, nonostante l'annunciata riduzione di costi per lo staff del primo cittadino, e i ridotti trasferimenti da parte dello Stato che gli enti locali sbandierano periodicamente, ha bandito una selezione per un secondo portavoce.
Il sindaco del comune molisano, Di Brino, sin dal suo insediamento ha nominato una professionista a ricoprire questo ruolo, nella pienezza delle competenze che la legge gli attribuisce. Ora, però, le esigenze di comunicazione dell’ente devono essersi raddoppiate se si ravvisa la necessità di una seconda persona per lo stesso profilo.
Il bando pubblicato sul sito del Comune e sull'albo pretorio, è scaduto a fine febbraio e non chiarisce esattamente quali requisiti debba possedere l’aspirante portavoce. Inutile dire che questa decisione sta suscitando più di qualche polemica in città.
Ma il raddoppio va oltre i professionisti della comunicazione e riguarda anche i settore del turismo dove si è alla ricerca di un altro dirigente che entrerebbe a far parte dello staff del sindaco