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Auto e Motori
Company Car Drive 2018, Mercedes presenta le soluzioni di mobilità del futuro

Inizia domani 23 maggio il Company car Drive il principale evento italiano dedicato al fleet management che, come da tradizione, si svolgerà all’Autodromo Nazionale di Monza. Fra le case protagoniste, sicuramente Mercedes-Benz…

Il Company Car Drive sarà l’occasione per conoscere le soluzioni di mobilità del futuro della Stella attraverso l’esposizione di affascinanti concept car e il debutto di una nuova generazione di motori Diesel EU6d-TEMP. Dalla smart vision EQ fortwo, spettacolare anticipazione della mobilità urbana e di trasporto pubblico locale personalizzato, al Vision Van, il veicolo commerciale completamente elettrico, automatizzato e connesso in rete, passando per la EQA, la prima showcar compatta firmata dal brand EQ. Allo stesso tempo, sulla strada di un futuro full electric continueranno per diversi anni a ricoprire un peso importante le motorizzazioni tradizionali, sempre più attente ad efficienza e sostenibilità. Valori strategici nelle scelte dei fleet manager che oggi, all’interno della gamma della Stella, oltre all’offerta di motorizzazioni ibride Plug-In, possono contare sulla nuova famiglia di propulsori Diesel EU6d-TEMP che da settembre porterà oltre 30 modelli e più di 200 varianti, dalla Classe A alla Classe S.

Dal 23 al 24 maggio il mondo delle flotte si è dato appuntamento a Company Car Drive, l’occasione per fare il punto su prodotti e strategie legate al canale fleet. Mobilità del futuro e sviluppo delle motorizzazioni tradizionali sono i principali driver della presenza di Mercedes-Benz all’edizione 2018.

Ideali ambasciatrici di questa strategia la smart vision EQ fortwo, il prototipo per il car sharing più radicale in assoluto, il Vision Van, protagonista a zero emissioni per le consegne dell’ultimo miglio, e la showcar EQA, la prima compatta firmata dal nuovo brand full electric della Stella. Tre diverse visioni di mobilità unite da un elemento comune: l’elettrificazione.

Un obiettivo che non esclude le motorizzazioni endotermiche e, oltre alla progressiva ibridizzazione dei modelli, passa anche attraverso la continua innovazione dei propulsori tradizionali, Diesel e benzina. Una vera EU6d Attack che entro il prossimo mese di settembre porterà nelle gamme della Stella oltre 30 modelli e più di 200 varianti con emissioni di NOx che si attestano mediamente tra 40 e 60 milligrammi per chilometro su percorrenze di molte migliaia di km in condizioni reali su strada, come previsto dagli standard di rilevamento RDE (Real Driving Emissions). Valori che si collocano nettamente al di sotto dell’attuale limite RDE, pari a 168 milligrammi per chilometro.

 Dalla Classe A alla Classe S: lo stato dell’arte della tecnologia Diesel. Tecnologia all’avanguardia per assicurare emissioni di NOx ampiamente al di sotto dei limiti previsti per le autovetture. Con il lancio della nuova Classe A, la nuova famiglia di motori Diesel della Stella è disponibile su tutta la gamma, dalle compatte alle ammiraglie. Grazie all’innovazione introdotta da questi propulsori, le emissioni di ossido di azoto (NOx) delle automobili della Stella si attestano mediamente tra 40 e 60 milligrammi per chilometro su percorrenze di molte migliaia di km in condizioni reali su strada, come previsto dagli standard di rilevamento RDE (Real Driving Emissions). Valori che si collocano nettamente al di sotto dell’attuale limite RDE, pari a 168 milligrammi per chilometro. Questo risultato è frutto di una soluzione innovativa in cui il motore viene abbinato a un sistema di post-trattamento dei gas di scarico, pacchetto che è stato introdotto sul mercato negli ultimi due anni con la nuova generazione di propulsori e che è oggetto di un continuo perfezionamento.

Dopo l’introduzione della nuova generazione di motori Diesel su Classe E (quattro cilindri OM 654) e Classe S (sei cilindri OM 656), da maggio farà il suo debutto il quattro cilindri OM 608 nella nuova Classe A 180 d (consumo di carburante combinato di 4,5 -4,1 l/100 km, emissioni di CO2 combinate di 118-108 g/km). I nuovi motori Diesel saranno così disponibili dalle compatte ai modelli di segmento superiore. Come nei motori OM 654 e OM 656, anche per questo propulsore il sistema di post-trattamento dei gas di scarico compatto ed il sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR) operante ad alta e bassa pressione garantiscono emissioni di ossido di azoto che, in media, sono nettamente inferiori agli attuali limiti di legge secondo i nuovi standard di misurazione RDE. Viene inoltre utilizzato per la prima volta in questa gamma un catalizzatore SCR con iniezione di AdBlue®. Questa tecnologia viene così estesa aall’intera famiglia di vetture Mercedes-Benz attualmente disponibili.

Nei prossimi mesi saranno presentati numerosi altri modelli certificati secondo la norma Euro 6d-TEMP. L’obiettivo è convertire oltre 30 modelli attualmente disponibili e più di 200 varianti allo standard Euro 6d-TEMP (livello 1 RDE) entro settembre 2018, ovvero un anno prima che diventi obbligatorio per tutti i veicoli. Nei prossimi mesi i Clienti di Mercedes-Benz potranno così scegliere tra una gamma sempre più ampia di veicoli di questo tipo.

“Negli ultimi due anni, con la nuova generazione di motori, Mercedes-Benz ha dimostrato come la sfida sulle emissioni di NOx delle autovetture Diesel possa essere tecnicamente superata. Siamo pienamente convinti che il Diesel moderno possa far parte del mix di motorizzazioni del futuro”, ha dichiarato Ola Källenius, Membro del Board of Management di Daimler AG, Responsabile Group Research e Mercedes-Benz Cars Development.

Le automobili della Stella equipaggiate con la più recente tecnologia Diesel possono raggiungere, nelle singole misurazioni RDE su strada, emissioni di NOx nell’ordine di poche decine di milligrammi o addirittura a una sola cifra. Nelle misurazioni della nuova Classe C Station Wagon, ad esempio, con il nuovo quattro cilindri OM 654 da 1,6 litri, TÜV Hessen ha rilevato valori di ossido di azoto inferiori a 10 milligrammi nel ciclo generale previsto dalle attuali condizioni dei test RDE, con e senza avviamento a freddo. Nel caso della nuova Classe C Berlina, con lo stesso motore sono stati raggiunti valori RDE di circa 10 milligrammi.

Un’indicazione molto più significativa delle singole misurazioni è quella fornita dai valori medi ottenuti su diverse migliaia di chilometri di percorrenza, su strada in condizioni variabili. In questo caso, i Diesel Mercedes-Benz di nuova generazione (OM 654, OM 656 e OM 608) raggiungono già valori medi di NOx intorno a 40-60 mg per chilometro nei cicli di prova RDE, specialmente nei percorsi urbani. Si tratta di emissioni di NOx ben al di sotto non solo del limite RDE attualmente in vigore, pari a 168 milligrammi per chilometro, ma anche del limite di laboratorio di 80 mg. Questi valori sono confermati dagli ottimi risultati ottenuti nelle prove su strada da varie organizzazioni, come Dekra e TÜV, o dai collaudatori delle riviste specializzate.

La vicinanza del sistema al motore ed una gestione più sofisticata della temperatura dei gas di scarico a bassi livelli di carico, ovvero a basse velocità, possono rendere ancora più efficace il post-trattamento dei gas di scarico e potenziare in misura significativa la sua azione nel ciclo urbano.

Le basse emissioni di NOx dei nuovi motori Diesel in condizioni di guida reali spiegano perché la penetrazione sul mercato delle nuove generazioni di veicoli rappresenti un metodo efficace per ridurre ulteriormente le emissioni di NOx nel contesto urbano.

Mercedes-Benz offre già da due anni innovazioni decisive per l’ulteriore sviluppo della tecnologia Diesel: basti pensare al motore Diesel a quattro cilindri OM 654, introdotto ad aprile 2016 su Classe E, che già allora presentava una soluzione combinata con post-trattamento dei gas di scarico in prossimità del motore, una camera di combustione a gradini ed un sofisticato sistema di ricircolo dei gas di scarico multi-percorso. Da allora, Mercedes-Benz ha gradualmente convertito il proprio portfolio prodotti alla nuova generazione di motori Diesel, investendo circa tre miliardi di euro in sviluppo e produzione.

Ora è il turno di Classe C, la gamma di modelli più venduta dell’azienda. Con l’adozione del motore Diesel OM 654, sarà proposta per la prima volta anche in questa serie la nuovissima variante da 1,6 litri. In futuro, la gamma sarà completata da una versione Plug-in-Hybrid proposta come motorizzazione Diesel.

Va inoltre considerato che i nuovi motori presentano un ulteriore potenziale di miglioramento: “Abbiamo già compiuto enormi progressi, ma i nostri progettisti continueranno naturalmente a lavorare a nuovi sviluppi”, dichiara Ola Källenius. “Il nostro obiettivo per il 2020 è di arrivare, nei cicli di Livello 2 RDE, a emissioni di NOx medie di circa 30 milligrammi per chilometro, mentre per gli anni successivi ci siamo prefissi di raggiungere una media di 20 milligrammi. Puntiamo a questi valori soprattutto per i cicli RDE nel percorso urbano”. Un fattore rilevante sarà il miglioramento continuo dell’interazione tra i diversi componenti del sistema, in particolare nel complesso sistema di gestione motore. Un altro fattore importante sarà l’adozione delle tecnologie più sofisticate, disponibili negli anni a venire.

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