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Auto e Motori
Noleggio, brillano soprattutto i veicoli commerciali

Bene, ma non benissimo: è questo il giudizio degli esperti sull'annata ultima del settore del rent-a-car, che a fronte di un incremento del fatturato ha però visto una diminuzione dei tempi del noleggio, anche a causa del calo dei turisti. Segno più assoluto, invece, per il noleggio dei mezzi commerciali anche a breve termine, che si dimostra un trend decisamente in crescita anche per le imprese.

Il boom del noleggio mezzi

Partiamo proprio da quest'ultimo aspetto, perché a dare soddisfazione al comparto del noleggio a breve termine sono stati anche i veicoli a uso commerciale, che come sottolinea il vicepresidente dell’associazione di categoria Aniasa, Massimiliano Archiapatti, sono sempre più richiesti, "tanto che il giro d’affari di questo segmento registra un +13,5 per cento" rispetto all'anno scorso.

Aumentano le flotte dei furgoni

Merito sia del potenziamento dell’attività di noleggio di furgoni da parte di alcuni player maggiori, che hanno investito nell’acquisizione di mezzi, sia nell'ulteriore diffusione di piattaforme di e-commerce, a cominciare da Giffi Noleggi, che hanno consentito e favorito l’incremento di flotte di mezzi, in particolare per il noleggio furgoni. Tanto per citare un dato, si calcola che la flotta media sia cresciuta del 17 per cento nell'ultimo anno.

Nelle auto c'è qualche ombra

Differente invece il discorso per il rent-a-car, che archivia un 2016 tutto sommato positivo, ma con alcuni elementi che non lasciano guardare con serenità alla salute del settore. Tra le notizie positive c'è sicuramente l'incremento del fatturato del comparto, che ha sfiorato gli 1,2 miliardi di euro, con una variazione in su del 5 per cento rispetto al 2015, che pure era stata un'annata da record. Analizzando però in dettaglio le varie voci, si scopre che sono saliti moltissimo i quantitativi dei noleggi, che si sono avvicinati ai 5 milioni, con un 8 per cento in più, ma allo stesso tempo è di molto diminuita la loro durata media.

Elementi critici

In particolare, l'analisi degli esperti di Aniasa spiega che il calo è dovuto innanzitutto alla diminuzione degli arrivi di turisti asiatici e americani, spaventati dagli attentati terroristici che hanno colpito l’Europa. Il risvolto di questa situazione non è positiva per le compagnie attive nel noleggio, perché comporta maggiori costi "pratici", come ad esempio un maggior numero (e costi) per le spese di lavaggio del veicolo; al contrario, più un mezzo "viene utilizzato per un noleggio di lunga durata, minori saranno invece i costi che l’azienda dovrà sostenere", chiarisce Archiapatti.

Riduzione delle durate di noleggio

Inoltre, gli stranieri in arrivo da altri Continenti spendono in media molto di più dei clienti europei, ma questa fetta di turisti non sembra intenzioni a tornare a breve dalle nostre parti; anzi, nei primi tre mesi del 2017 le durate medie dei contratti si sono ulteriormente ridotte ulteriormente, sulla scia di un turismo che diventa sempre più mordi e fuggi. In dettaglio, si calcola che i giorni di noleggio siano scesi dai 6,2 in media ai 5,9, in diminuzione del 5 per cento.

Non perdere l'ottimismo

L'attenzione ora è tutta rivolta verso le prossime settimane, perché l'estate che sta per iniziare sarà il vero banco di prova, momento in cui si lavora di più e che in genere vale da solo gran parte dei ricavi annuali del rent-a-car. Motivi di ottimismo comunque sembrano esserci, anche perché nei mesi passati gli operatori hanno investito in nuovi veicoli, facendo crescere le immatricolazioni (+13,3 per cento) e tenendo stabili i prezzi delle auto a noleggio, che costano circa 36 euro al giorno anche grazie alla grande frammentazione del mercato del noleggio a breve termine.

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