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Auto e Motori
Opel veicoli commerciali, 120 anni di storia

Opel da 120 anni 0ffre una gamma di veicoli commerciali leggeri, come ha sempre fatto in passato. Al momento è in corso un’importante offensiva di modelli: lo spazioso Opel Combo è completamente nuovo e ha conquistato il prestigioso titolo di “International Van of the Year 2019” con la versione furgone Combo Cargo, mentre il gemello Opel Combo Life per il trasporto di passeggeri è stato votato “Best Buy Car of Europe 2019” dalla giuria internazionale di AUTOBEST.

Un’altra novità in gamma è la terza generazione di Opel Vivaro, che sarà disponibile anche in versione elettrica a batteria a partire dal prossimo anno.
Quest’estate infine giungerà presso le concessionarie il nuovo Opel Movano, che si distinguerà per l’elevata sicurezza, la connettività e una grandissima versatilità.

L’offensiva dei modelli commerciali sta già registrando i primi risultati: Opel ha venduto quasi 33.000 veicoli commerciali leggeri (LCV) nel mondo nel primo trimestre del 2019, il 35 per cento in più che nello stesso periodo dello scorso anno. La quota di mercato delle nuove immatricolazioni in Europa (E30) è salita di 0,6 punti percentuali al 4,7 per cento. Nell’ambito del piano PACE!, Opel si è posta l’obiettivo di aumentare le vendite di veicoli commerciali del 25 per cento entro il 2020.Combo, Vivaro e Movano portano avanti una ricca tradizione, fatta di tanti anni di successi dei veicoli commerciali Opel. Tutto è iniziato con la “Patentmotorwagen” 120 anni fa a Rüsselsheim.

Gli anni pionieristici: il “Koloss” (gigante) di Rüsselsheim

Veicoli da trasporto a motore, auto aziendali, furgoni per le consegne: nuovi termini per una nuova epoca. Con l’avvento dell’automobile alla fine del XIX secolo, l’attenzione si dirige anche sulla capacità di carico dei nuovi veicoli e la durata dei loro motori. Improvvisamente, non è più necessario prendere in considerazione il benessere e la potenza muscolare dei cavalli durante il trasporto. Invece del fieno, i pionieri dell’automobile acquistano la benzina all’emporio. Infatti, le stazioni di servizio dovevano ancora essere inventate quando i fratelli Opel costruirono i primi veicoli a motore a Rüsselsheim nel 1899. Nell’anno del debutto, la “Opel Patent MotorwagenSystem Lutzmann” formò immediatamente la base per “una gigantesca auto da trasporto a motore costruita dall’azienda locale Adam Opel per una grande azienda vinicola”. Questa citazione dal giornale locale, il Main-Spitze del 2 luglio 1899, è l’unica prova del primo furgone per le consegne realizzato da Opel. Quello che allora era definito un “gigante” sarebbe stato un veicolo commerciale molto leggero rispetto agli attuali mostri da 40 tonnellate. La prima fotografia di un veicolo commerciale Opel risale al 1901 e raffigura la Lutzmann per il trasporto di bagagli con carrozzeria chiusa: ben 5 CV e circa 20 km/h di velocità.

Tempi moderni: i vagoni diventano camion

Le pionieristiche vetture da trasporto furono rapidamente seguite da pratici furgoni per le consegne: con la “System Darracq” (dal 1902), Opel adottò una struttura ancora in voga oggi: motore anteriore, cambio, albero di trasmissione e trazione posteriore. I furgoni chiusi per le consegne e quelli vistosi per la pubblicità furono prodotti su questa base fino agli anni Venti; si trattava in prevalenza di singole unità realizzate in base alle specifiche dei clienti. Nel 1924 Opel fu il primo costruttore tedesco a iniziare la produzione su catena di montaggio: tempi moderni caratterizzati dai modelli 4 PS di Rüsselsheim. Tra il maggio del 1924 e il giugno del 1931, si produssero in totale 119.484 unità della leggendaria “Laubfrosch” (Raganella). Forse il primo vero veicolo commerciale secondo la concezione moderna fu la Opel “Dienstwagen” (auto aziendale) del 1931. Questa versione furgone aveva una capacità di carico di 500 chilogrammi e fu un enorme successo nella propria categoria, con una quota di mercato dell’80 per cento. Opel costruì 22.000 unità della “Dienstwagen” da 23 CV. La vettura più gloriosa del periodo anteguerra fu però l’Opel Blitz “Eintonner”, realizzato a partire dal 1934 in versione pianale o furgone. Il piccolo Blitz montava già il motore a sei cilindri in linea che sarebbe diventato tipico della leggendaria gamma di veicoli commerciali Opel.

Il miracolo economico: l’epoca della Opel “Schnelllieferwagen” (Furgone per le consegne espresse)

Una delle regole d’oro del commercio prevede di rifornire i clienti con la massima rapidità. Ed era proprio questo che faceva la Opel Olympia già nel 1950 e la Olympia Rekord “Schnelllieferwagen” a partire dal 1953. Grazie alla capacità di carico, all’affidabilità e alla comodità dell’abitacolo, questi furgoni per le consegne, insieme all’Opel Blitz degli anni Cinquanta, diventarono grandi successi automobilistici negli anni del miracolo economico. La Olympia Rekord pose inoltre le fondamenta del grande successo dei modelli caravan di Opel (Car e Van, ossia auto e furgone). Durante gli Anni Cinquanta, le linee moderne e assai eleganti di queste vetture dalla carrozzeria in acciaio erano esse stesse una pubblicità per l’azienda, risultando funzionali ed efficaci. La notevole capacità di carico non lasciava indifferenti, con una portata che raggiungeva i 515 chilogrammi.

Nei primi anni Sessanta del secolo scorso, il compagno ideale degli artigiani fu la Opel Rekord P2. “La nuova forma del furgone delle consegne, al vostro servizio” era la promessa della Rekord P2, che veniva mantenuta grazie a un grande vano di carico, ai bassi costi operativi e alla sua proverbiale affidabilità. Tra le numerose frecce all’arco della P2 spiccavano i due motori potenti ed estremamente robusti da 1.5 litri e 50 CV, e da 1.7 litri e 55 CV. Era disponibile anche l’innovativo cambio semiautomatico "Olymat" a tre velocità. Tra il 1960 e il 1963, a Rüsselsheim questo furgone fu costruito in ben 32.026 unità.

La Opel Rekord C Caravan diede il via al boom delle grandi station wagon nel 1966. Esternamente la versione Caravan affascinava per la linea sotto i finestrini “a forma di bottiglia di Coca Cola”. Dal punto di vista del comfort, l’asse posteriore a cinque bracci garantiva un comportamento estremamente piacevole. La Rekord C era una vettura all’avanguardia, disponibile anche in forma di van.

Il tetto si alza: negli anni Ottanta inizia l’epoca di Combo

Negli anni Ottanta Opel capì che una vettura dal tetto alto e dalle dimensioni compatte sarebbe stata ideale per le necessità delle famiglie e degli amanti della vita all’aria aperta: nasce così nel 1985 Kadett Combo. Il primo Combo si distingueva dai van gemelli per un vano di carico più alto di circa 25 cm. La parete divisoria dietro i sedili dimostrava già come la flessibilità fosse una priorità per Kadett Combo: poteva essere dotata di una rete in opzione o anche di una porta in modo da aumentare la lunghezza del piano di carico fino al parabrezza.

Nel 1993 Combo divenne un modello separato. L’anteriore del Combo B era praticamente identico a Corsa, e ad esso si aggiungevano un passo più lungo e un vano di carico particolarmente alto e a forma cubica, con un volume superiore ai 3,1 m3.

Nel 2001 fu lanciato un vero e proprio “Combo per le famiglie”, ossia il Combo Tour. Questa versione del Combo C veniva offerta con pratiche reti di stivaggio, tasche nelle portiere e funzioni come i portabicchieri integrati. Partendo dalla versione Tour, Opel sviluppò addirittura un prototipo sportivo per gli amanti delle competizioni: il Combo “Eau Rouge”, il cui nome si riferiva alla famosa serie di curve del circuito belga di Spa- Francorchamps, dotato del motore della Corsa GSi. La versione “Eau Rouge” fece furore al Salone di Parigi del 2002 e a partire dal 2005 Combo Tramp, con protezione della coppa dell’olio e una maggiore distanza da terra di 20 millimetri, prometteva il massimo divertimento nella guida su strada e fuoristrada.

 

Dal 2012, con il Combo D, i clienti poterono scegliere per la prima volta veicoli di due lunghezze diverse. Combo era disponibile in versione cinque posti a passo corto o lungo, con tetto normale e tetto alto, con portiere scorrevoli di serie e portellone oppure due portiere posteriori a battente.

Eroi quotidiani in forma smagliante: i nuovi Opel Combo Life e Combo Cargo

Nel 2018 è stata lanciata la quinta generazione del compatto Opel Combo multifunzione. Questo modello innovativo è disponibile in versione Combo Life per il trasporto di passeggeri e Combo Cargo commerciale, entrambe in numerose varianti. Combo Life e Combo Cargo sono disponibili in versione standard M (4,40 metri) o lunga XL (4,75 metri). Il van famigliare è disponibile con cinque o sette posti e tanto spazio per ben 2.693 litri di bagagli. Il furgone offre un volume di carico massimo di ben 4,4 m3, spazio per due Euro pallet e ha una portata massima di 1.000 chilogrammi. Questa eccezionale flessibilità è dovuta alla nuovissima architettura su cui è basato Combo Cargo e alle sue sofisticate soluzioni. Inoltre, la versione LCV sarà disponibile in futuro anche in versione doppia cabina e con giraffone sul tetto.

Grazie al nuovo approccio seguito durante lo sviluppo, la nuova generazione di Combo offre un numero di tecnologie innovative e sistemi di assistenza alla guida senza eguali nel segmento, sia nella versione per il trasporto di passeggeri sia nel veicolo commerciale. A differenza della normale procedura, Combo è stato sviluppato fin da subito in base agli standard seguiti per le auto passeggeri e non come un veicolo commerciale al quale sono state aggiunte altre funzioni solo in un secondo tempo per rivolgersi anche alle famiglie. Per questo motivo la nuova generazione di Combo viene offerta con il livello di tecnologie e di comfort di gran lunga più elevato nel segmento. Numerosi sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza, che vanno dal Cruise control adattivo all’Allerta incidente con Frenata automatica di emergenza e Rilevamento pedoni, dal Sistema per la prevenzione dei colpi di sonno all’Allerta angolo cieco o all’Head up Display aumentano la sicurezza di tutta la famiglia su Combo Life e di tutti i passeggeri su Combo Cargo. Il sistema adattivo di controllo della trazione IntelliGrip con cinque modalità permette a Combo Cargo di abbandonare le strade asfaltate per dedicarsi alle attività del tempo libero o di accedere facilmente ai cantieri caratterizzati da fondi stradali fangosi, sabbiosi o perfino innevati.

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