Paolo Andreucci e la sinergia vincente Peugeot – Pirelli
Abbiamo incontrato il nove volte campione italiano di rally Paolo Andreucci, vera immagine sportiva del marchio Peugeot. Con lui abbiamo fatto quattro chiacchiere sull’importanza degli pneumatici nelle gare di rally e sulla collaborazione con Pirelli che dura ormai da nove anni.
Pirelli è uno dei partner più affidabili di Peugeot: quanto sono importanti gli pneumatici in una gara?
La gomma è assolutamente fondamentale. L’utilizzo della gomma dipende molto dal disegno che, negli ultimi anni, è cambiato parecchio. Si è passati, infatti, da un intaglio del 17% a uno del 22% e ciò ci ha permesso di limitare i cambi gomma. E’ importante che la gomma sia versatile perché durante una gara si può correre sul bagnato, sull’asciutto e con l’umidità, e il parco assistenza lo possiamo fare fra i 50 e i 60 chilometri circa. Ecco perché gli pneumatici devono essere affidabili, sicuri e, soprattutto, in grado di affrontare qualunque manto stradale. Devo riconoscere che Pirelli ha fatto un ottimo lavoro mettendoci a disposizione delle gomme che ci permettono di ottenere ottime performance sia ad alte temperature sia sul bagnato.
E’ da tanto tempo quindi che collaborate con Pirelli
E’ dal 2009 che lavoriamo insieme e ciò ci ha consentito non solo di sviluppare al meglio la gomma, ma anche di trovare un assetto ottimale sulla macchina. Insomma, non è un caso se negli ultimi nove anni abbiamo vinto 8 campionati.
La vostra è quindi una sinergia vincente…
Certo che sì. Pirelli sviluppa gli pneumatici con parecchi costruttori e la collaborazione con Peugeot è una parentesi che vale per le gare del campionato italiano che si corrono su asfalto e su terra… italiane. In altri Paesi come la Grecia, Cipro e l’est europeo, infatti, le strade e la terra sono completamente differenti quindi è inevitabile che lo sia anche lo sviluppo degli pneumatici.
Come nasce una gomma e quali sono i consigli che Paolo Andreucci da’ ai tecnici Pirelli?
Il ruolo dei tecnici Pirelli è molto importante e parte sempre dalle informazioni che raccolgono da me, ma anche da altri piloti. Dalle nostre sensazioni quindi inizia un intenso lavoro di ricerca e sviluppo che ha come obiettivo di realizzare delle gomme sempre più sicure, affidabili e performanti. Una volta progettata la gomma vien svolta una prova indoor; poi si passa ad almeno quattro/cinque evoluzioni, nelle quali facciamo delle prove di velocità e di durata. Una volta raccolti tutti questi dati, i tecnici Pirelli decidono come realizzare e produrre delle gomme, a seconda dei vari mercati.
Bene, Paolo. E la prossima gara?
A San Marino, su terra. Speriamo di fare un buon risultato perché negli ultimi anni ci siamo trovati sempre in testa al campionato e, partendo per primi, non abbiamo fatto altro che ripulire la strada ai nostri avversari. Che quest’anno sono molto agguerriti…
Redaelli Massimo
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