A- A+
Auto e Motori
Pierre Budar direttore di Citroen Racing si racconta ad Affaritaliani.it

Massimo Redaelli

Valeva la pena andare fino a Satory sede di Citroen Racing  per incontrare il nuovo direttore di Citroën Racing Pierre Budar? Beh, conosciuto il personaggio, certo che sì…

Il nome Yves Matton non è certamente sconosciuto agli appassionati del marchio francese e a tutti quelli che amano il WRC in generale. A lui si deve, infatti, il ritorno di Citroen nel WRC e a lui si devono, di conseguenza, tutti i successi. Se n’è accorto anche la FIA che l’ha scelto come direttore del settore Rally. Così, in Citroen Racing, qualcuno doveva sostituirlo e la scelta è caduta sull’ingegner Pierre Budar, 54 anni, dal 1989 nel Gruppo PSA e, soprattutto, uomo “racing” visto che è stato pilota ufficiale 309 Gruppo N del Team Peugeot Talbot Sport nel 1991, a cui ha fatto seguito una brillante carriera di ingegnere in Francia e Asia. Dopo aver creato nel 2010 il settore delle versioni sportive stradali (DS3 Racing, 208 GTi 30th, 308 GTi, DS3 Performance), si è dedicato nel 2016 anche alle attività della Competizione Clienti. Insieme al suo team ha sviluppato la 308 TCR e la C3 R5. Insomma, sembra proprio lìuomo giusto al posto giusto.

La sua passione e le sue competenze sono sicuramente preziose per rilanciare il team Citroën Racing, che si appresta al debutto della stagione 2018 del WRC con il rally di Montecarlo e con le sue C3 WRC, affidate a giovani talenti come Kris Meeke/Paul Nagle e Craig Breen/Scott Martin.

Pierre Budar: eccoci qua. E’ pronto per il nuovo incarico?

“Groupe PSA mi propone un’occasione unica di conciliare la mia passione per lo sport automobilistico con la carriera di ingegnere. Non avrei mai immaginato di poter dirigere un giorno uno dei più grandi team di competizione al mondo. Sono consapevole della sfida che mi viene proposta, a capo di uno straordinario team, e farò in modo di ottenere il meglio dai talenti che ne fanno parte”.

Il nuovo regolamento tecnico entrato in vigore nel 2017 è stato all’altezza delle aspettative di Citroen?

Ha mantenuto tutte le promesse! Ha permesso di sparigliare le carte, e di alzare il livello della competizione. Il pubblico ha quindi potuto assistere a uno dei campionati più avvincenti di questi ultimi quindici anni. Le auto sono spettacolari, ma hanno conservato la loro affidabilità.

E il nuovo regolamento ha alzato di nuovo gli standard: così come la F1è il Santo Graal delle monoposto, questa nuova generazione di WRC, che possono guidare solo i migliori piloti, rappresenta perfettamente le auto di eccellenza.

Quindi il WRC ha avuto l’impulso che tutti speravamo?

Sì, e il promotore continua gli sforzi per aumentare la notorietà di quella che viene già considerata, dopo la F1, la seconda principale disciplina dello sport automobilistico. Per portarla ancora più vicino al grande pubblico, quest’anno tutte le speciali saranno diffuse in diretta televisiva. Queste azioni ci confermano che tornare nel WRC è stata la scelta giusta per il Marchio.

Qual è il bilancio dopo questo inizio stagione della Citroën C3 WRC?

Dopo tre titoli in circuito, dovevamo fare tesoro di queste nuove cognizioni e ritrovare gli automatismi propri del rally. La difficoltà del WRC risiede nella grande varietà di superfici: la stagione 2017 e l’introduzione del nuovo regolamento hanno portato a una vera rivoluzione tecnica. Il lavoro di Yves Matton e di tutto il team ha permesso di proporre un’auto performante, con un primo scratch ottenuto al Montecarlo e due vittorie nella stagione. Il potenziale su asfalto è stato riconfermato in Corsica, dove le C3 WRC si sono trovate nel plotone di testa, e poi in Germania, dove il team ha concluso al secondo posto, in condizioni meteorologiche difficili. L’auto ha mostrato le sue qualità anche su terra, con una prima vittoria in Messico nel corso della prima prova su questa superficie. I team tecnici hanno lavorato molto per migliorare l’auto nel corso della stagione, e il successo di Kris Meeke in Spagna ha mostrato la validità delle modifiche effettuate. Tutti hanno dimostrato una determinazione e un impegno esemplari per migliorare, anche se i risultati sono arrivati più tardi rispetto alle aspettative e al nostro passato nella disciplina. I miei complimenti a Yves Matton per il lavoro fatto, che ha permesso a Citroën Racing di conquistare tre titoli in circuito e di tornare ad alti livelli nel WRC.

 

Cosa si aspetta dai suoi piloti per il 2018?

Nel 2018 sfrutteremo l’esperienza maturata da Kris Meeke e Craig Breen, che conoscono bene il team e l’auto. La velocità che il primo riesce a raggiungere è innegabile, e l’obiettivo sarà mirare al podio, vincere, ma Kris può anche aspirare alla top 3 in campionato. Craig ha dimostrato di essere perfettamente complementare, con una buona regolarità.

E ha ancora un margine di miglioramento e può aspirare a salire più in alto. Il 2018 segna anche il ritorno di Sébastien Loeb per tre manche. Sono felice di poter proseguire questa bellissima avventura iniziata diciotto anni fa.

 

E qual è la sua opinione su Stéphane Lefebre?

Continua ad avere la nostra fiducia, e resta uno dei nostri piloti ufficiali: per promuovere la Citroën C3 R5, sulla quale il Marchio ripone grandi speranze, abbiamo bisogno di un ambassador nel WRC2 e siamo convinti che sia la persona giusta per la situazione. Questo programma gli permette poi di continuare a fare esperienza e migliorare.

Quali sono gli obiettivi per questa seconda stagione con la Citroën C3 WRC?

Raggiungere – e magari superare – la boa delle cento vittorie per Citroën nel WRC. Sarebbe un’impresa notevole, una prova della nostra longevità ai livelli più alti, dal primo successo del 1999 in Catalogna, ad opera del compianto Philippe Bugalski sulla Citroën Xsara Kit-Car. Alla luce degli insegnamenti del 2017 e del lavoro fatto durante l’inverno, possiamo legittimamente sperare di conquistare i due trofei che mancano per arrivare al risultato sperato e salire sul podio, mentre Kris Meeke ha il potenziale per fare bene in campionato.

Se Pierre Budar è felicissimo del suo nuovo incarico e non vede l’ora di mettersi al lavoro, il più orgoglioso di questa scelta è sicuramente Jean Marc Finot, Direttore di PSA Motorsport: “Sono orgoglioso che la FIA abbia proposto questa prestigiosa posizione a Yves Matton, e lo ringrazio per il contributo che ci ha dato in tutti questi anni. Sono altresì felice di dare l’opportunità a Pierre Budar che saprà mettere la sua energia e il suo entusiasmo al servizio della passione che ci accomuna: lo sport automobilistico”.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
c3 wrccitroen racingpierre budar





in evidenza
Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

La conduttrice vs Striscia la Notizia

Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”


in vetrina
Affari in Rete

Affari in Rete



motori
Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.