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Musica
The National emozionano Pistoia, in attesa del "settimo sigillo"

In questo mondo imperfetto ci sono altre cose, oltre l'amore, che possono essere perfette nella loro imperfezione. Tra queste c'è anche un concerto dei The National. Quantomeno lo è stato quello al Pistoia Blues Festival 2016. E la citazione iniziale da Il settimo sigillo di Ingmar Bergman non è casuale, visto che da Matt Berninger e soci stiamo ancora aspettando il settimo album in studio dopo lo splendido Trouble Will Find Me del 2013.

Prima notizia della serata: Matt ha i capelli lunghi e la barba incolta. Seconda notizia della serata: il pomeriggio non deve essere stato eccessivamente alcolico. Lo si capisce dall'incipit di I Should Live in Salt: Matt c'è ed è in forma. La piazza non è colma ma segue con passione il susseguirsi quasi sincopato della scaletta. Almeno inizialmente le parole (soprattutto quelle di Matt) sono ridotte al minimo. Si inanellano in rapida successione Sea of Love e Bloodbuzz Ohio fino alla prima sorpresa della serata. Sometimes I Don't Think è la prima di tre nuove canzoni presentati dalla band americana (le due successive saranno annunciate come The Lights e I'm Gonna Keep You). Serve un secondo ascolto ma, insomma, pare proprio che prossimamente i The National metteranno a segno il loro settimo sigillo.

Come sempre, non tutto è perfetto. Il sound, specialmente all'inizio, è un po' deboluccio. Matt tiene bene pur con qualche piccolo buco qua e là. Ma la bellezza dei The National è proprio quella di rendere queste piccole imperfezioni parti di un insieme invece perfetto. Il livello emotivo è sempre alto e il live è vissuto come un evento, formato da tanti piccoli eventi. L'urlo rabbioso di Squalor Victoria è il classico giro di boa. Il concerto si muove sulle note più intime di I Need My Girl e romantiche di Slow Show. Su Pink Rabbits parte un improvvisato flash mob con protagonisti i braccialetti rosa fluo del pubblico. Dopo il culmine di Fake Empire i toni si riabbassano con About Today, con tanto di dedica all'Unione Europea.

La nuova I'm Gonna Keep You apre i bis che, inevitabilmente, portano al ritmo pieno di speranze forse già tramontate di Mr. November. Quando la "canzone di Obama" non è ancora finita Matt comincia la sua passeggiata tra il pubblico. Sale sulla tribunetta laterale, poi torna in mezzo al pubblico a prendersi gli abbracci dei fan durante Terrible Love. E' tempo di allontanare il microfono dalle labbra e di intonare insieme alla piazza Vanderlyle Crybaby Geeks. Sì, in questo mondo imperfetto, fatto di cose imperfette, anche un concerto dei The National può essere perfetto nella sua imperfezione.

twitter11@LorenzoLamperti

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the national pistoia





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