Palermo, 21 feb. (Adnkronos) - La realizzazione del by pass sull’acquedotto di Scillato, il ripristino della condotta di Presidiana, l’impianto di dissalatori, l’utilizzo di pozzi privati già resi disponibili da privati ad Amap e l’eventuale utilizzo di nuovi pozzi in prossimità delle condotte di adduzione. Sono queste le iniziative individuate dal governo Musumeci per far fronte alla crisi idrica del palermitano. Il presidente della Regione le ha esposte oggi all’Ars, lasciando parlare in sua vece, perché colpito da una faringite, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro. Il by-pass sull’acquedotto di Scillato, intervento già inserito e finanziato nel Patto per la Sicilia (4milioni e 880mila euro di cui 3milioni e 880mila in quota pubblica e un milione a carico di Amap), consentirebbe di utilizzare integralmente la fonte fino alla portata integrale di 500/700 litri al secondo. Su Presidiana, la Regione prevede il ripristino della condotta esistente e la creazione di un impianto di dissalazione per sfruttare integralmente la fonte. Da valutare anche la realizzazione di dissalatori in siti come Trapani e Palermo. Dopo la lettura della relazione del governo, in Aula è in corso la discussione delle mozioni presentate da diversi gruppi sull'emergenza idrica in Sicilia.
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