Treviso, 17 nov. (AdnKronos) - Famiglie e lavoratori stranieri, residenti in Veneto, hanno prodotto 13,8 miliardi di valore aggiunto (10,1% del PIL regionale). Il contributo economico dell’immigrazione si traduce inoltre in 774 milioni di Irpef versata e oltre 47 mila imprese straniere. Sono questi alcuni dei dati che verranno presentati lunedì 20 Novembre presso il Campus di Treviso dell’Università Ca’ Foscari dal settimo Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione a cura della Fondazione Leone Moressa, pubblicato con il contributo della CGIA di Mestre e con il patrocinio di OIM e MAECI2. L’edizione 2017, oltre a fotografare l’impatto economico e fiscale dell’immigrazione in Italia e sul territorio, approfondisce una prospettiva internazionale più ampia, analizzando le dinamiche dei quasi 250 milioni di migranti internazionali.Immigrati in calo, ma più integrati. Gli immigrati residenti in Veneto ad inizio 2017 sono 485 mila, pari al 9,9% della popolazione. Incidenza nettamente più alta rispetto alla media nazionale (8,3%). Tuttavia, mentre in Italia il numero complessivo aumenta (+0,4%), in Veneto si registra un calo rispetto al 2016 (-2,5%). Calo che però dipende anche dall’aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana, quasi 30 mila in Veneto nel 2016. Le principali nazionalità sono quelle presenti in Italia dagli anni ’90: un quarto degli immigrati in Veneto viene dalla Romania (24,6%, quasi 120 mila unità). Seguono Marocco (46 mila), Moldavia e Albania (entrambe con circa 35 mila residenti). Tra i paesi dell’Est prevalgono le donne, segno dell’importanza del fenomeno badanti.
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