Roma, 19 apr. (AdnKronos) - "Il decreto che sblocca i cantieri e che dovrebbe far ripartire le opere si rivela un semplice bluff da parte del governo che lo utilizza, invece, per colpire e disarticolare il Codice degli Appalti. Nel decreto non vi è nessuna norma di accelerazione per l'utilizzazione degli investimenti, in quanto nessuna modifica è stata fatta per limitare i tempi dei processi autorizzativi e burocratici". Lo dice Tiziana Bocchi, segretaria confederale Uil,"Le modifiche al Codice, dal punto di vista della tempistica, non avranno nessun impatto immediato sulle opere bloccate, in quanto interesseranno esclusivamente i nuovi bandi di gara i cui effetti ci saranno, nella migliore delle ipotesi, tra quattro - cinque anni, ma ancor peggio è che ancora, dopo una discussione di mesi, non esiste un elenco di opere per una effettiva ed immediata cantierizzazione dei lavori", prosegue.
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