Roma, 12 ago. (AdnKronos) - "È fondata la preoccupazione espressa dal ministro dei Trasporti Delrio che Atac diventi un nuovo caso Alitalia. È proprio in una situazione come quella che attraversa da anni l'azienda capitolina, oggi senza un piano industriale, senza bilancio approvato e con alle spalle una gestione disastrosa, che si rischia di precipitare verso una privatizzazione 'all'italiana'. E le conseguenze sarebbero ancora più gravi, visto che si tratta del servizio di trasporto pubblico della capitale d'Italia. Grave per i cittadini, già oggi vittime di enormi disagi e disservizi, e per i lavoratori". Ad affermarlo in una nota è Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani e promotore del Referendum 'Mobilitamo Roma' per la messa a gara del tpl della Capitale. Si tratta, spiega, "di uno scenario esattamente opposto a quello indicato dal referendum radicale per la liberalizzazione del servizio trasporto a Roma. L'obiettivo del nostro referendum infatti è affermare, con una gara europea, un percorso pubblico trasparente, che rafforzi il ruolo dell'amministrazione comunale nel programmare il servizio e controllare che il soggetto, o meglio i soggetti, che si aggiudichino la gara, rispettino il contratto di servizio con il Comune. Cosa che Atac non fa da anni". Ecco perché, aggiunge, "una gara sarebbe il modo migliore per scongiurare un nuovo caso Alitalia, in un settore determinante per la qualità della vita nella Capitale. L'obiettivo del decisore pubblico deve essere la qualità del servizio e non un salvataggio a tutti i costi di un'azienda decotta".
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