8 febbraio 2019 - 14:38
Autonomia: Ciambetti (Veneto), 'diminuirà la spesa statale'
Venezia, 8 feb. (AdnKronos) - "Mentre ci avviciniamo alla data decisiva per la svolta autonomista trovo necessario fare innanzitutto delle precisazioni soprattutto alla luce di alcune polemiche e fake news che hanno caratterizzato il dibattito, in particolar modo nella stampa, in alcune regioni e città ad iniziare da Roma. C’è stata molta confusione ed è sbagliato dire che con l’autonomia concessa al Veneto, Lombardia ed Emilia sulla scia del dettato costituzionale verranno meno fondi e risorse alle Regioni meno sviluppate: Veneto, Lombardia, Emilia gestiranno competenze attualmente seguite dallo stato, per cui, eventualmente, diminuirà la spesa statale senza che ciò incida nei conti di altre amministrazioni regionali o locali". Lo sottolinea, all'Adnkronos il ,presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti."In realtà, allo stato rimarrà un ruolo decisivo di controllo e verifica; la spesa sarà individuata attraverso fabbisogni standard, dunque uguali per tutti, che andranno a sostituire progressivamente il vecchio modello dei costi storici mentre le Regioni introiteranno, una quota di tributi erariali prodotti nel territorio regionale sufficienti a garantire (ripeto: sulla base di costi concordati con lo stato) l’espletamento delle funzioni assegnate - assicura - Non si toglie nulla a nessuno e lo stato ha il diritto-dovere di verificare e discutere questi processi che avranno una loro evoluzione anche temporale". "Sbarazzato il campo da questo equivoco aggiungo però un’altra considerazione: affinché anche nelle Regioni meno sviluppate, cosi come nello Stato, si possa giungere ad una svolta positiva per il sistema Paese occorre una nuova e più efficiente gestione delle risorse pubbliche - avverte Ciambetti - Ciò vale per tutti, quindi anche per noi Veneti, perché il guadagno di efficienza ed efficacia del servizio e dell’investimento pubblico deve essere sempre un obiettivo costante: tutti siamo chiamati a combattere lo spreco delle risorse comuni. I costi standard possono essere uno strumento utile, ma serve anche la volontà ferrea di abbandonare la leva della spesa pubblica per la creazione del consenso".