Verona, 18 giu. (AdnKronos) - L’export delle merci veronesi vola a doppia cifra nei primi tre mesi, in aumento del 14,1% rispetto allo stesso trimestre 2016: 2,7 miliardi che confermano l’accresciuta competitività dei prodotti scaligeri sui mercati mondiali. Verona viaggia al doppio della media veneta e ben e si conferma la 10^ provincia italiana per export e l’8^ per aumento del fatturato con l’estero.“Di solito il primo trimestre è al rallentatore perché il grosso delle operazioni di vendita si finisce con l’anno solare, per questioni di bilancio aziendale – spiega il Presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello – nei primi mesi dell’anno si riparte e ci vuole tempo prima di chiudere altri ordini. Ne deduco che, se Verona è partita con questo sprint, c’è da aspettarsi un anno da ricordare almeno per l’export. Non mi stanco di ricordare che le Pmi che operano sul mercato interno, tranne quelle della filiera turistica e del suo indotto, ancora faticano a riprendere quota". "La Camera di Commercio sta portando avanti due progetti di digitalizzazione delle Pmi, Google Eccellenze in Digitale, e Ars Digitalia, per cercare di promuovere il ricorso all’e-commerce, un modo più semplice per integrare il fatturato sul mercato interno. Il primo è dedicato a tutte le imprese, il secondo ai comparti del mobile e del marmo quelli in maggior difficoltà anche se stanno recuperando in termini di export. Sulla termomeccanica, per quanto Verona sia la prima provincia italiana per esportazioni di caldaie e radiatori, dopo un 2016 positivo, è tornato il segno meno, purtroppo”, spiega.
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