Roma, 11 gen. (AdnKronos) - "L’intercettazione tra Carlo De Benedetti e il suo intermediario finanziario è il capolinea di Matteo Renzi e del Pd. Siamo di fronte al collasso di un sistema di potere familistico e amorale, costruito su scambi di favori, informazioni privilegiate e speculazione finanziaria". Lo scrive Luigi Di Maio sul blog di Beppe Grillo. Mentre decine di migliaia di piccoli azionisti "Mentre decine di migliaia di piccoli azionisti e risparmiatori perdevano i risparmi di una vita nel crollo delle quattro banche popolari, De Benedetti, tessera numero 1 del Pd, investiva 5 milioni di euro nelle azioni delle popolari per ricavarne pochi giorni dopo un guadagno di 600 mila euro perché il Presidente del Consiglio gli aveva appena spifferato notizie riservate sull'approvazione del decreto Salva-Popolari. Ma cosa gli ha detto esattamente? Noi #VogliamoSapere", chiede l'esponente M5S. "Il 15 gennaio 2015 -scrive Di Maio- si svolgeva l’incontro tra Renzi-De Benedetti, il 16 mattina la telefonata con cui De Benedetti incaricava il suo broker dell’investimento, il 16 sera l'annuncio pubblico, il 20 l'approvazione del decreto che spingeva in alto le azioni delle popolari consentendo all’imprenditore una plusvalenza privilegiata. Renzi nega, sostenendo che De Benedetti fu informato del decreto da un’agenzia di stampa. Bene: dov’è questa agenzia? Renzi ce la presenti o taccia".
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