Roma, 17 apr. (AdnKronos) - 'Un malinconico leggero pessimismo' è il diario di Anton Dante Coda, che raccoglie incontri, retroscena e aneddoti della politica e dell'economia, e diventa ''un libro interessante e tuttora attuale''. Il protagonista, primo presidente dell’Istituto bancario San Paolo di Torino nel secondo dopoguerra, ''è stato un grande liberale, quindi della corrente di Einaudi e di Croce, ed era un banchiere umanista''. A ricordare il personaggio è il presidente della banca di Piacenza, Corrado Sforza Fogliani, in occasione della presentazione del volume, prevista per oggi a Roma. Nella capitale, ricorda Sforza Fogliani, ''Coda veniva molto spesso ed era molto amico di Einaudi e, anche quando era presidente della Repubblica, ha conservato questa consuetudine''. ''I suoi colloqui sono importantissimi per ricostruire la storia nei particolari, e rettificare i giudizi nel periodo immediatamente dopo la guerra del secolo scorso''. Il diario, spiega Sforza Fogliani, ''tiene conto di tutta l'attività che Coda ha svolto con le sue amicizie, ma parla poco della sua attività di banchiere. Parla molto di politica economica''. Ad esempio ''illustra la posizione di Einaudi di contenimento della spesa pubblica, della stabilità della lira, che è quella che ha creato il miracolo economico del secolo scorso. Il miracolo degli anni '60 è stato il frutto della politica economica e monetaria, prima di Einaudi e poi di Donato Menichella, che da suo direttore generale è diventato Governatore della Banca d'Italia, quando Einaudi è diventato presidente della Repubblica''.
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