(AdnKronos) - (Adnkronos) - A chi gli chiede se un autonomista come lui non prova imbarazzo nel vedere lo stato intervenire nel salvataggio delle Popolari venete, Ciambetti replica che “La materia bancaria è sempre stata di competenza statale e se è potuto crescere un bubbone di queste dimensioni è stato perché chi doveva intervenire non è intervenuto, chi doveva vigilare non ha vigilato, chi doveva indagare non ha indagato: sorge il sospetto, anzi, che le due Popolari siano state uno strumento utile a molti e a troppi"."Se volete una serie di indirizzi a cui rivolgervi iniziate da Palazzo Koch e passate poi a Palazzo Chigi. Ad essere travolta nel crack della Popolari c’è tutta una classe dirigente che guarda caso ha sempre guardato alla Lega e all’autonomismo con altezzosa supponenza e non s’è mai risparmiata critiche contro il processo autonomista", sottolinea. "Nei Cda delle banche sedevano imprenditori noti per aver attaccato sistematicamente la Lega e sistematicamente sostenuto avversari di Zaia. Del resto – conclude Ciambetti – non sono stati sindaci leghisti a dare la cittadinanza onoraria a Consoli né ci sono foto di Zonin e soci ai gazebo leghisti. Cosa, quest’ultima, che altri partiti non possono dire.”
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