dettaglio - Affaritaliani.it

Brasilia, 13 ott. (AdnKronos) - Cesare Battisti "ha rotto il patto di fiducia" con il Brasile e la sua vicenda "è un ostacolo ai rapporti fra Brasile e Italia, e al rapporto con tutta l'Unione europea". A dirlo, in una intervista alla Bbc, è il ministro brasiliano della Giustizia, Torquato Jardim, che espone gli argomenti per rivedere la decisione presa nel 2010 dall'ex presidente Lula di negare l'estradizione."Gli italiani non perdonano al Brasile di non aver rimandato indietro Battisti", ha aggiunto il ministro che per la prima volta parla dei negoziati per l'estradizione di Battisti. Secondo Jardim, il tentativo di Battisti di recarsi in Bolivia rappresenta "il fatto nuovo" su cui basare l'estradizione.Il ministro raccomanda tuttavia che il presidente brasiliano Michel Temer aspetti la decisione del Tribunale Supremo Federale sull'habeas corpus preventivo, richiesto dalla difesa di Battisti. L'intenzione è di evitare che la decisione di Temer possa essere ribaltata dal Tribunale. A quanto si apprende il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha espresso apprezzamento per la dichiarazione dell'omologo. Un mutamento di prospettiva che è stato possibile grazie alla riapertura dei canali della cooperazione in materia di giustizia tra Italia e Brasile, su basi di reciproca fiducia. Orlando auspica che la vicenda si evolva in maniera coerente con queste premesse, avendo effettuato il ministero della giustizia italiano tutti gli adempimenti necessari.BATTISTI - "Nel giugno del 2011 il plenum del Tribunale supremo ha approvato per 6 voti contro 3 il decreto di Lula che negava l’estradizione. Solo dopo quel voto io sono uscito di prigione. Si tratta di una decisione dell’esecutivo giudicata e approvata dal massimo organo giudiziario del Brasile. Estradarmi significherebbe violare un diritto acquisito e violare la decisione presa dal plenum del Tribunale supremo”. Lo dice Cesare Battisti, in un'intervista ad Angela Nocioni, pubblicata su 'Il Dubbio' in edicola domani. "Il mio arresto a Corumbà -aggiunge- è stato illegale, è stata una trappola. Io non sono arrivato alla frontiera con la Bolivia, mi hanno fermato molto prima e hanno preso i soldi miei e dei miei due amici scrivendo nel verbale che erano tutti i miei, nonostante gli altri due stessero dichiarando il contrario, per avere il pretesto per fermarmi. Io non sono un rifugiato. Ho il documento di immigrato con permesso di residenza permanente. Il giudice per trasformare il fermo in arresto s’è dovuto inventare che avevo violato le norme sui rifugiati politici. Infatti poi m’hanno dovuto scarcerare”.





in evidenza
Affari in Rete

MediaTech

Affari in Rete

in vetrina
Il cuore di Roma color blu Balestra, omaggio alla moda: il Centro s'accende

Il cuore di Roma color blu Balestra, omaggio alla moda: il Centro s'accende

Gli Scatti d’Affari

Vittoria Assicurazioni vicina alle donne nella lotta alla prevenzione

Gli Scatti d’Affari

Lutech inaugura a Milano la nuova sede: entro il 2024 previste 800 assunzioni

Gli Scatti d’Affari

Sicilia, Edison inaugura un nuovo impianto fotovoltaico da 41 MW

Gli Scatti d’Affari

MDW 2024, Eni presenta l'installazione "sunRICE – la ricetta della felicità"

Gli Scatti d’Affari

Hisense partecipa alla Milano Design Week 2024: apre Hisense Innovation Marke

Gli Scatti d’Affari

Milano Design Week 2024, IKEA: inaugurata la mostra-evento ‘1st’

Gli Scatti d’Affari

Mattel Creations presenta ‘Barbie x Kartell seating collection’

Gli Scatti d’Affari

Gruppo FS, presentato il progetto 'Stazioni del Territorio'

Gli Scatti d’Affari

IEG, a Rimini la VII edizione di MIR – Live Entertainment Expo

Gli Scatti d’Affari

Fuori Salone: le istallazioni più instagrammabili della Milano Design Week

Guarda gli altri Scatti
motori
Citroën Lancia ë-Lovers, gli ambasciatori dell'elettrico

Citroën Lancia ë-Lovers, gli ambasciatori dell'elettrico

I sondaggi di AI

Travaglio, Sallusti & co. Sei stanco di vederli sempre in tv?


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.