Palermo, 16 lug. (AdnKronos) - (di Manuela Azzarello)- "Meschino". A pochi giorni dal 27esimo anniversario della strage di via d'Amelio, Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, risponde a tono e senza usare mezzi termini alle accuse lanciate alla sua famiglia dal procuratore aggiunto di Catania Carmelo Petralia, oggi indagato dalla procura di Messina (insieme al magistrato Annamaria Palma) per il presunto depistaggio dell'inchiesta su via d'Amelio. "Petralia è di una meschinità umana veramente estrema - dice all'Adnkronos - Lo ha rivelato accusando Fiammetta di non essere stata presente il giorno dell'assassinio di suo padre e me di non aver detto nulla di utile al processo di Caltanissetta". "Rimproverare Fiammetta come se avesse dovuto sapere il giorno in cui suo padre sarebbe stato ammazzato è di una meschinità incredibile, non ci sono altre parole - aggiunge il fratello del giudice - E' stato Paolo a volerla allontanare, così come aveva fatto con gli altri figli per cercare di abituarli alla sua assenza".
aiTV
Firenze, Nardella caccia dalla piazza i truffatori del gioco delle 3 carte
Ragazza si laurea a Bologna, l'incontro inaspettato con Cremonini e Morandi: "Giuro mi hanno fermato loro..."
in evidenza
Ritratto di Francesco Muglia
Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa
in vetrina
Affari in rete
Guarda gli altri Scatti