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16 gennaio 2019 - 16:25

Brexit: Napoleoni, 'verso nuovo accordo con Ue e secondo referendum'

Milano, 16 gen. (AdnKronos) - Il Regno Unito si trova di fronte a due alternative: la hard Brexit o un referendum sul nuovo accordo con l'Ue. Una consultazione che chiederà ai cittadini britannici di esprimersi sui contenuti di un nuovo accordo con l'Unione europea, che però sarà sostanzialmente uguale a quello negoziato dalla premier Theresa May e bocciato ieri dalla Camera dei Comuni. L'alternativa è una hard Brexit, l'uscita dall'Unione europea senza accordo, che per il Regno Unito significherebbe "sprofondare nel baratro". E' il quadro delineato da Loretta Napoleoni, economista e saggista, residente da tempo a Londra e contattata dall'Adnkronos. Il Parlamento inglese ieri ha inflitto alla May "una sconfitta clamorosa", da cui è uscita "già sfiduciata" dalla Camera dei Comuni. La situazione ora è confusa e c'è il rischio di nuove elezioni, con la probabile vittoria del partito laburista. L'unica certezza è che in Parlamento la hard Brexit non ha la maggioranza, con il fronte della Brexit diviso sulle modalità di uscita dalla Ue. "Da questo punto di vista la maggioranza è a favore del remain", spiega Napoleoni. E in questa situazione "c'è la possibilità di indire un nuovo referendum, una consultazione diversa da quella del giugno 2016, in cui si chiederà ai cittadini se sono disposti ad accettare un nuovo accordo. E nel caso in cui non venga accettato il Paese rimarrebbe nell'Unione europea". Possibile quindi un nulla di fatto dopo anni di incertezze. Ora le opzioni sono la hard Brexit oppure "rinegoziare con la Ue, cambiare il governo, fare una nuova proposta e rimettersi alla volontà popolare, con una decisione che il Parlamento può decidere di ratificare o meno". In ogni caso, conclude l'economista, i tempi "saranno lunghi" e la prima cosa che il governo britannico dovrà fare "è convincere Bruxelles a prolungare i tempi di permanenza", sapendo che l'Unione europea non concederà nulla.