Roma, 20 nov. (AdnKronos) - "Noi oggi siamo usciti dall’Aula di Montecitorio perché è stata fatta una ricostruzione che mortificava la vittoria della Prima Guerra mondiale che ormai viene raccontata come se fosse una vergogna: 600mila soldati morti sulle trincee della prima guerra mondiale, non esattamente per divertimento, ma per difendere i confini nazionali, per liberare Trento e Trieste. Cioè per qualcosa che oggi ci consegna la terra nella quale viviamo". Lo ha detto Giorgia Meloni a Matrix. "No, quella è una roba che fa schifo, e poi una grande celebrazione di tutto quello che nella storia d’Italia ci ha diviso, perché noi non riusciamo mai a celebrare quello che ci unisce, quello che ci rende grandi, quello che ci rende unici al mondo, noi dobbiamo sempre celebrare i mille problemi che abbiamo. Ce l’ho con una roba che se l’avessero fatta in un centro sociale… Io ho invitato tutti, ad Atreju invito tutti perché io sono una persona che è capace di dialogo e di confronto, a me piace il dialogo soprattutto con le persone che non la pensano come me". "Io dico che era una celebrazione ridicola, che era una celebrazione vergognosa che è tipico di una mentalità per la quale noi non dobbiamo mai celebrare l’Italia, mai celebrare la Patria, mai celebrare la Nazione, guai a ricordare il 4 novembre e il 17 marzo, non si deve fare. Ma è quella assenza di senso di appartenenza, quell’impossibilità di amarci davvero di credere davvero in quello che siamo che ha finito per non far credere anche nelle nostre Istituzioni".
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