(AdnKronos) - Il post su Fb di Simona Malpezzi rende bene lo stato delle cose, parla di esponenti dem che "hanno speculato su questa vicenda" con "una campagna denigratoria che non è neanche supportata da una indagine e da reati contestati". E poi Alessia Morani parla di "furia giustizialista" del Pd di Zingaretti che "perdona chi gli pare ,un po' come fanno i grillini" e di "gogna mediatica spinta anche dal nostro stesso partito attraverso dichiarazioni e interviste che sono a dir poco vergognose, l'intervista di Zanda su tutte". Ed ancora Dario Parrini: "Ho imparato che solo se si tengono fermi i principi si possono evitare colossali ingiustizie umane e politiche. Fuori dal garantismo c'è una cosa sola: la barbarie. Le vie di mezzo non esistono". Quindi, Alessia Rotta: "Mi stupisce che nel Pd ci sia qualcuno che ha chiesto un suo passo indietro, in nome di non si sa cosa".Infine, a tirare le fila del malcontento montante dell'area ex-renziana, è il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci: "Il Pd deve chiarirsi su un principio fondativo, il garantismo non può essere usato a fasi alterne, o a seconda delle aree politiche. Il garantismo è la ragione di esistere della nostra area politica. Grazie a Luca Lotti per la sua scelta non dovuta".
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