Roma, 3 dic. (Adnkronos) - Una strada inutile che deve passare proprio lì dove si trova il maestoso fico che nutre e dà ombra alla piccola comunità di Spillace, in Calabria. A difenderlo dall’abbattimento, sarà il piccolo Carminù, un bambino di 10 anni la cui vita è strettamente connessa al grande albero. Di questo e molto di più racconta ‘L’albero della fortuna’, romanzo di Carmine Abate edito da Aboca per la collana ‘Il bosco degli scrittori’. “Il fico, albero tenace e straordinario perché fruttifica due volte l’anno - spiega Abate - è il simbolo della natura che resiste malgrado l’insensatezza degli uomini. A difendere l’albero di tutti, da solo contro una ruspa, è un bambino come Greta, Carminù che grazie agli insegnamenti ricevuti dal suo amico novantenne Nuni Argentì, ingaggerà una battaglia a difesa del grande albero della fortuna”. Ma il romanzo di Carmine Abate racconta anche dell’importanza dell’amicizia e della connessione intergenerazionale: le radici che permettono all’albero di dare frutto così come le straordinarie storie narrate sotto il fico da Nuni Argentì permettono a Carminù di crescere bene. “È un romanzo di formazione - dice l’autore - una storia universale anche se in parte autobiografica che si dipana attraverso lo sguardo incantato non solo dei bambini ma anche dei vecchi. Vorrei che i ragazzi lo leggessero”.
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