(AdnKronos) - Tema la cui importanza fu rimarcata già il 26 aprile del 2017 dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, dopo un incontro con gli allora presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, sottolineò "l'urgenza" di questo adempimento "per il funzionamento del nostro sistema istituzionale". Ma i lunghi periodi di assenza del plenum della Corte costituzionale per la mancanza di giudici eletti dal Parlamento non rappresentano un inedito. Come detto il record è rappresentato dai 623 giorni che trascorsero tra il 23 ottobre 1995 e il 9 luglio 1997, dalla fine del mandato di Vincenzo Caianiello e il giuramento del suo successore Annibale Marini, nominato giudice costituzionale dal Parlamento il 18 giugno.Altrettanto lunga la vacatio dopo la cessazione dalla carica di Luigi Mazzella, uscito dal palazzo della Consulta il 28 giugno 2014. Ci vollero 32 scrutini e 541 giorni per avere il suo successore, eletto il 16 dicembre 2015 e che giurò il 21. Nel frattempo altri due posti si erano liberati il 2 febbraio e il 10 luglio 2015, quello di Mattarella, eletto Capo dello Stato, e di Paolo Maria Napolitano, arrivato a fine mandato, restando vacanti, rispettivamente, per quasi un anno e per circa sei mesi. Così nella stessa occasione furono tre i giudici eletti: Giorgio Prosperetti, Franco Modugno e Augusto Barbera e per gli altri due avvenne all'undicesimo e nono scrutinio.
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