Roma, 16 nov. (AdnKronos) - "Questo Governo ha ereditato una norma (l’articolo 177 del codice degli appalti, ndr) in cui si legge che l’80% delle attività in house in aziende della distribuzione come nel gas e nell’elettrico devono essere appaltate. Il Governo, che a parole parla di nazionalizzazione, dimostri coi fatti nella manovra di bilancio di essere contro liberalizzazioni selvagge di interi settori ed impedisca che grandi aziende si trasformino in stazioni subappaltanti. Su questo punto i sindacati sono determinati e pronti ad andare allo sciopero". Ad affermarlo in una nota è Emilio Miceli, il segretario generale della Filctem Cgil, nel suo intervento all’assemblea unitaria Filctem, Flaei, Uiltec per il varo dell’ipotesi di piattaforma del ccnl elettrico.Sulla questione dei perimetri contrattuali, prosegue Miceli, "non si può distruggere un intero mondo in cui si sono conquistati diritti e livelli di qualità alti gettandoli in un pentolone dove le libertà e i diritti dei lavoratori non possono trovare spazio di vita". D’ora in poi, aggiunge, "l’orario di lavoro deve diminuire, le mille forme in cui questo si dovrà determinare andranno negoziate, ma d’ora in poi è necessaria un’inversione di tendenza. L’orario contrattuale deve coincidere il più possibile con l’orario di lavoro effettivo. Per fare questo abbiamo bisogno di più assunzioni e di regolare il lavoro straordinario. Questi sono elementi di garanzia per i lavoratori, perché altrimenti il lavoro coincide con la vita e la vita con il lavoro e questo non deve succedere".
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