Roma, 23 apr. (AdnKronos) - Il dialogo tra Movimento 5 stelle e la Chiesa "mi ha fatto molto male. Mi sento parte della Chiesa, di questo popolo, con l'intimità di quella che è l'adesione ad una comunità, alla fede. Vedere la comunità di cui faccio parte, quella ecclesiale, che fa finta di non vedere l'incongruenza enorme su rumeni, vaccini, assunzione di responsabilità, mi ha dato molto fastidio". Lo ha affermato Matteo Richetti, portavoce del Comitato Renzi per le primarie, ospite di 'In mezz'ora' su Raitre. "La dietrologia -ha aggiunto- a me non piace, L''Avvenire' ha un direttore, l'intervista di Tarquinio è l'intervista di Tarquinio, le smentite si sono seguite, Tarquinio è un professionista, ha fatto liberamente il suo mestiere". Ma "non possono bastare due battute sulle aperture domenicali per far dimenticare tutta l'antipolitica, non si può sostenere uno che ha l'idea della politica del 'vaffa day', uno che ti racconta che c'è la partecipazione, poi se vincono le primarie quelli sbagliati non valgono. C'è un tema di responsabilità, di coerenza che viene prima dell'idea anche laica della politica. Qui il problema -ha concluso Richetti- non è la confessionalità della proposta del Movimento 5 stelle, ma un dato di coerenza con l'assunzione di responsabilità all'impegno politico".
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