Roma, 6 mag. (Labitalia) - "Assistiamo ad un rapido deteriorarsi del vivere civile, e come manager, dobbiamo anche denunciare la progressiva distruzione della sana e corretta competizione economica, diventata sempre più chimera, in un contesto dove non conta quasi mai il merito e la capacità". Così Guido Carella, presidente Manageritalia che aggiunge: "Ogni giorno in maniera sempre più pressante ricevo sollecitazioni dai manager che non ne possono più di leggere e sentire tutti i giorni di nuovi episodi di corruzione e vorrebbero non soltanto far sentire la loro voce e quella di Manageritalia ma anche agire con iniziative finalizzate a contrastare questa piaga". In una recente indagine di G&G Associated per #Prioritalia (l’Associazione dei manager italiani per fare innovazione sociale), la lotta alla corruzione e il ripristino della legalità sono considerate gli interventi più urgenti anche a livello locale. Per i 1.000 cittadini intervistati telefonicamente, rappresentativi degli italiani e della popolazione delle città dove presto si vota per le amministrative, la lotta alla corruzione è l’intervento più urgente, la priorità assoluta, in ogni dove (voto medio 8,2 in una scala che va da 1 nessuna urgenza a 10 estrema urgenza), su tutti prevale in negativo Roma (voto 9) seguita dalle città del Sud, ma anche Milano non è messa benissimo (8,5). "Una denuncia già nota, ma che emerge però per la prima così netta a livello locale e cittadino e soprattutto tra i giovani", spiega Manageritalia."Come ci dicono i manager e i cittadini intervistati, è ormai sotto gli occhi di tutti – continua Carella – che gli effetti della corruzione colpiscono tutti gli ambiti della vita economico-sociale, nazionale e locale. Viene colpita la nostra vita, visto che lo spreco e le ruberie distolgono soldi da servizi indispensabili, a livello locale (strade, riqualificazione periferie, sostegno ai più bisognosi) e nazionale (welfare, investimenti, impossibilità di abbassare la pressione fiscale). Mentre a livello economico fanno prevalere le aziende e le persone che valgono meno, distorcendo il virtuoso meccanismo della concorrenza, indispensabile per far prevalere le aziende migliori, con benefici in termini di emulazione e crescita per tutti"."Se non interveniamo subito e tutti per bloccare questo fenomeno perverso e diffuso, non riusciremo mai a riprendere a crescere economicamente e socialmente. Non riusciremo ad aumentare il Pil e l’occupazione, il livello di civiltà e le opportunità per tutti. Serve un’azione comune. Una forte indignazione e azione della parte sana del Paese per spingere tutti, ognuno per il suo ruolo e responsabilità, a battere la corruzione", spiega Carella. "Solo se avrà il sopravvento chi vuole vivere nella legalità, potremo creare i presupposti politici, legislativi, ma anche e soprattutto civili per sconfiggere la corruzione e guardare con fiducia al futuro. Sconfiggere la corruzione non è un sogno irrealizzabile, perché negli altri Paesi avanzati è realtà", conclude il presidente di Manageritalia.
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