(Adnkronos) - "Sentiamo parlare di misure per favorire l’occupazione ma nel settore del gioco le normative territoriali in contrasto con gli affidamenti concessori dello Stato hanno cancellato e stanno cancellando l’Industria legale che non può che licenziare e certamente non creare nuova occupazione. Sentiamo parlare di contrasto al gioco patologico, ma non si ha alcuna consapevolezza che il gioco illegale così favorito non consente certo di adottare strumenti di controllo a favore e tutela dei giocatori: non ci sono regole, né monitoraggio, né contromisure da adottare: si moltiplica l’effetto Gap e certo non lo si riduce", sottolinea il presidente di Sistema Gioco Italia."Sono invece fermamente convinto e ritengo che in questo ci possa essere un'assoluta convergenza di tutte le rappresentanza datoriali e dei lavoratori - conclude Zapponini - che solo una riforma complessiva possa essere l’obiettivo responsabile e comune del Cittadino, dello Stato, dell’Industria: una riforma capace di garantire equilibrio nei territori, sostenibilità, sicurezza per il cittadino e una stabilità nelle politiche fiscali di filiera che dia continuità al settore legale e renda possibile gli investimenti nelle nuove concessioni".
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