Roma, 22 gen. (AdnKronos) - Il puzzle è in via di composizione e man mano che si riempiono le caselle, aumentano i malumori in Liberi e Uguali. I partiti fondatori (Mdp, Sinistra Italiana, Possibile) contano attualmente circa 80 parlamentari. Nelle più rosee previsioni ne riporteranno in Parlamento meno della metà. Di qui le tensioni. Nervosismo che aumenta, tra gli esclusi, di fronte a qualche 'paracadutato' in zone più sicure. Ad esempio, il deputato abruzzese Gianni Melilla sarebbe fuori per far posto alla calabrese Celeste Costantino.Restando ai big, Pietro Grasso ha già annunciato che correrà capolista al proporzionale a Roma e Palermo. Incerto se sarà candidato anche in un collegio. Laura Boldrini sarà in Lombardia, dove ci sarà anche Pippo Civati ma non a Milano e la battaglia per entrare in Parlamento non sarà facile. Massimo D'Alema da ex deputato di Gallipoli diventa senatore di Nardò: sarà infatti capolista al Senato nel sud della Puglia. Pier Luigi Bersani sarà capolista in Emilia alla Camera (forse anche in Veneto) e non è ancora definito in quale collegio uninominale potrebbe correre. Capolista al Senato in Emilia sarà invece Vasco Errani che dovrebbe 'sfidare' Pier Ferdinando Casini nel collegio di Bologna città. Roberto Speranza per l'uninominale sarà candidato in Basilicata mentre al proporzionale a Roma e in Toscana. Sergio Cofferati capolista in Liguria e Guglielmo Epifani in Campania. Nessun posto invece per i 'pisapiani', al momento nessun esponente di Campo progressista è candidato.
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