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(AdnKronos) - La proposta commerciale di One Life quindi, rileva l'Antitrust, "era basata sulla prospettazione, falsa, di ingenti guadagni: ad esempio, l’acquisto del pacchetto da 27.530 euro avrebbe consentito di ottenere un controvalore di 3.000.000 euro dopo solo due anni dall’adesione al programma". La diffusione di OneCoin avveniva attraverso un sistema di vendita piramidale dal momento che il reclutamento di nuovi consumatori rappresentava il fine esclusivo dell’attività di vendita e veniva fortemente incoraggiato attraverso il riconoscimento di svariati bonus, unica effettiva e reale remunerazione del programma. L’acquisto del kit di formazione infatti celava la fee d’ingresso necessaria per entrare nel sistema e convincere altri consumatori della bontà del prodotto. In realtà la criptomoneta OneCoin, di cui non è stato possibile verificare l’esistenza e la consistenza, sottolinea l'Autorità, "era il pretesto per un sistema che aveva esclusivamente come obbiettivo (e si sosteneva attraverso) l’inserimento di altri consumatori. Il procedimento ha permesso di accertare la scorrettezza della pratica sia riguardo alle modalità ingannevoli con le quali erano prospettate le caratteristiche, i termini e le condizioni del prodotto proposto, sia in quanto il sistema integrava una vendita a carattere piramidale annoverata dal Codice del Consumo tra le pratiche commerciali in ogni caso ingannevoli". Pertanto, alla luce delle numerose evidenze raccolte anche grazie alla preziosa collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza per lo svolgimento di numerosi accertamenti istruttori, l’Autorità ha concluso "il procedimento comminando sanzioni nei confronti delle società One Life network ltd (2.000.000 euro), One Network services ltd (500.000 euro), Easy life s.r.l. (80.000 euro), nonché nei confronti dei registrants dei siti onecoinsuedtirol.it, onecoinitaliaofficial.it, onecoinitalia.com. (5.000 ciascuno euro)".





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