(AdnKronos) - Tutto è accaduto nella notte tra il 22 e il 23 gennaio, all'uscita di un locale. I due ragazzi gay, in compagnia di un terzo amico, erano appena usciti dalla discoteca quando si sono imbattuti nel gruppo degli otto aggressori. Uno di questi, fingendo di essere stato urtato con una spallata, ha iniziato a insultare i tre amici. E ben presto il gruppo è passato ai fatti. Il più giovane dei tre ragazzi è stato colpito al volto con numerosi pugni e, una volta accasciatosi a terra, anche con calci e bottigliate alla testa fino a fargli perdere i sensi. Dalle mani, inoltre, gli sono stati strappati lo smartphone e il portafogli. L'amico 25enne, invece, è stato colpito con un pugno diretto al volto. Il terzo è riuscito a scampare al pestaggio rifugiandosi nella sua auto, da dove poi ha dato l’allarme, chiamando i soccorsi.Le indagini, avviate dai carabinieri e coordinate dalla procura del tribunale ordinario e da quella del tribunale per i minorenni di Milano, sono partite dall’acquisizione dei filmati delle telecamere presenti sul territorio e dai tabulati di traffico sul telefono rapinato, ceduto qualche giorno dopo i fatti ad un 30enne di origine marocchina. Proprio quest'ultimo ha fornito una dettagliata descrizione del venditore, che i militari hanno identificato in un 17enne della zona. E dai controlli effettuati nel locale notturno, oltre che dall'analisi delle immagini pubblicate sui social network, sono stati ricostruiti i suoi movimenti e le sue amicizie, identificando così anche gli altri aggressori.(segue)
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