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(AdnKronos) - Di fronte a una crescita economica ancora molto timida e incerta, sottolinea il segretario della Cgia, Renato Mason, "l’eventuale incremento dell’Iva condizionerebbe negativamente i consumi interni e, conseguentemente, tutta l’economia, penalizzando in particolar modo le famiglie meno abbienti. Già oggi siamo tra i principali Paesi dell’Area euro ad avere l’aliquota ordinaria Iva più elevata. Se da noi è al 22 per cento, in Spagna è al 21, in Francia al 20 e in Germania al 19. Con un ritocco all’insù di 3,2 punti, saliremmo a 25,2. Nell’Eurozona nessuno potrebbe contare su un’aliquota così elevata". Chi verrebbe penalizzato maggiormente da un eventuale aumento dell’Iva ? "In termini assoluti - prosegue Zabeo - sarebbero i percettori di redditi più elevati, visto che a una maggiore disponibilità economica si accompagna una più elevata capacità di spesa. La misurazione più corretta, tuttavia, si ottiene calcolando l’incidenza percentuale dell’aumento dell’Iva sulla retribuzione netta di un capo famiglia. Adottando questa metodologia, l’aggravio più pesante interesserebbe i percettori di redditi bassi e, a parità di reddito, le famiglie più numerose".Con più Iva, sostiene la Cgia, avremmo degli effetti negativi per tutta l’economia. Circa il 60% del nostro pil, infatti, è riconducibile ai consumi delle famiglie. Nessun’altra voce che compone la ricchezza prodotta nel nostro Paese può vantare un’ incidenza percentuale così elevata. Se aumentassimo i prezzi dei beni e dei servizi, sicuramente ritoccheremmo all’insù un po’ l’inflazione, aiutando i conti pubblici; tuttavia, in questo modo penalizzeremmo tantissime famiglie e altrettanti lavoratori autonomi (artigiani, piccoli negozianti e partite Iva) che vivono quasi esclusivamente di domanda interna."Teniamo a sottolineare - conclude Mason - che rispetto all’anno pre-crisi, vale a dire il 2007, i consumi delle famiglie italiane sono ancora inferiori di circa 2,4 punti percentuali. Nell’Eurozona solo noi e la Grecia abbiamo questo record negativo, che ovviamente nessuno ci invidia".





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