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Padova, 14 nov. (AdnKronos) - “Puntuale come le tasse”. È una frase ormai entrata nel lessico comune e acquista maggior senso proprio in questo periodo dell’anno. La data che imprenditori e comuni cittadini devono annotarsi, stavolta, è venerdì 16 novembre. Da quel giorno, e per due settimane, si condenseranno alcune delle più pesanti scadenze fiscali e tributarie per i contribuenti italiani. Si comincerà con il versamento dell’Iva per il mese di ottobre e per il terzo trimestre dell’anno e il versamento delle ritenute Irpef di dipendenti e collaboratori. E si arriverà a venerdì 30 novembre, quando occorrerà provvedere agli acconti Irpef, Ires e Irap e all’invio telematico del modello “Uniemens”.Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, le casse dello Stato incasseranno 57 miliardi di euro, circa 2 miliardi in più rispetto al 2017. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, considerata l’incidenza del Pil locale rapportato a quello nazionale, ha stimato che il peso che graverà sui contribuenti veneti a novembre sarà di circa 5,25 miliardi mentre quello sui contribuenti padovani sarà di un miliardo e 39 milioni, considerando nell’insieme imprese, lavoratori dipendenti e possessori di altri redditi. Nello specifico, la voce che inciderà di più è quella relativa alla liquidazione dell’Iva (1.380 milioni in Veneto, 273 milioni a Padova), seguita dall’acconto Ires (1.288 milioni in Veneto, 255 milioni di euro a Padova) e dalle ritenute su dipendenti e collaboratori (1.058 e 209 milioni).Cosa si sarebbe potuto fare con questi soldi versati dai contribuenti del Veneto alle casse dello Stato? Ad esempio finanziare interamente per due volte i 2 miliardi e 258 milioni di euro i lavori della Pedemontana, il più grande cantiere aperto oggi in Italia. O coprire dieci volte la cifra destinata alle famiglie della regione che soddisfano i requisiti per il reddito di cittadinanza, che, stando ai parametri che sembra saranno adottati, sono il 5,8% di quelle dell’intera Italia. O, sempre per restare sul tema reddito di cittadinanza, considerato che per la misura saranno nel complesso stanziati 9 miliardi di euro e che le famiglie con i requisiti di ammissione sono per il 48,6% localizzate al Sud e nelle Isole, è come se i soldi dei contribuenti veneti coprissero interamente la quota loro destinata.





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