Milano, 19 mar. (AdnKronos) - L'agroalimentare è sicuramente uno dei comparti d’eccellenza del Made in Italy, ma per quanto riguarda l'export c'è ancora della strada da fare. E' quanto rileva Unicredit, che ha illustrato a Fico Eataly World un'analisi sul settore. Ebbene, nell’ultimo decennio l'agroalimentare ha messo in atto profonde trasformazioni, innovando il modello di business e registrando una dinamica migliore di quella dell’industria manifatturiera. A fronte di una debole domanda interna, l’export ha giocato un ruolo trainante per la crescita: le vendite all’estero del Food & Beverage sono aumentate più dell’80% negli ultimi undici anni, e nel 2018 il giro d’affari è stato di oltre 35 miliardi di euro.Eppure, "la propensione all’export del settore per l’Italia rimane inferiore a quella dei principali concorrenti europei", fa notare Unicredit. E questo anche a causa delle "ridotte dimensioni medie delle aziende, della difficoltà di accesso alle catene di distribuzione internazionale e della concentrazione dei mercati di sbocco". I primi quattro mercati, Germania, Francia, Regno Unito e Usa, assorbono circa il 51% dell’export totale. "Esiste quindi ancora un elevato potenziale da valorizzare in tema di business oltre confine, implementazione di organizzazione e capacità commerciale delle imprese", spiega il gruppo.Il settore è il primo per creazione di valore aggiunto in Italia (62 miliardi di euro nel 2018) ed è capace di apportare al Pil nazionale un contributo del 3,9%. Giovanni Ronca, Co Head Italy UniCredit, ha sottolineato che oltre al portafoglio di strumenti finanziari pensati per accompagnare l’operatività ordinaria delle imprese, occorre una finanza più aperta al mercato, "capace di ridurre il rischio di accesso a fonti di finanziamento di debito e di agevolare l'accesso al mercato dei capitali". UniCredit si propone come partner di riferimento per sostenere gli imprenditori del settore. E lo ha fatto, tra le cose, anche con il programma 'Coltivare il futuro', che ha permesso l’erogazione di 5 miliardi e 400 milioni di euro in Italia nel triennio 2016-2018 alle aziende dell'agroalimentare. Quella di Bologna è la prima tappa di un percorso dedicato da UniCredit al settore dell’agroalimentare. Il prossimo appuntamento è previsto a Catania il 21 marzo.
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