Roma, 21 gen. (AdnKronos) - Una valuta retaggio dei tempi in cui la Francia aveva delle colonie in Africa. Il 'Franc des Colonies françaises d'Afrique' (franco delle colonie francesi d'Africa, Franc Cfa) è nato 73 anni fa, esattamente il 26 dicembre 1945, il giorno in cui la Francia ha ratificato gli accordi di Bretton Woods. Attualmente il Franc Cfa significa Franc de la communauté financiere africaine (franco della comunità finanziaria africana). E' la moneta comune di un'area che raggruppa 14 paesi africani riuniti nell'Unione economica e monetaria dell'africa dell'Ovest (Uemoa) e della Comunità economica e monetaria dell'Africa centrale (Cemac) ai quali si aggiungono le Comore. Complessivamente sono circa 155 milioni le persone che utilizzano il Franc Cfa.Una moneta, questa, che ha sempre fatto discutere. Per gli oppositori si tratta di un sistema neocoloniale che frena lo sviluppo dell'economia dei paesi africani. Per i sostenitori, invece, è un fattore di stabilità, che ha aiutato le economie dei paesi dell'area a non farsi travolgere dall’inflazione. Nel luglio del 2017, nel corso del vertice del G5 Sahel a Bamako, il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron rivolgendosi a chi criticava il sistema era stato chiaro: "Se non ci si sente felici nell'area franco, la si lascia e si crea la propria moneta come lo hanno fatto la Mauritania e il Madagascar".
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