Roma, 15 nov. (Adnkronos) - (di Emmanuel Cazalé) - "A determinare la fine del movimento dei gilet gialli sono state le violenze del 16 marzo. I gilet gialli scesi in piazza hanno tagliato il ramo su cui erano seduti". E’ questo il bilancio che traccia con l’Adnkronos Jacline Mouraud, una delle fondatrici dei gilet gialli a un anno dalla nascita del movimento nato, con il primo Atto della protesta, il 17 novembre 2018. Il video su Facebook della ‘pasionaria’ bretone 52enne del 18 ottobre 2018, di poco meno di cinque minuti, aveva totalizzato oltre 6 milioni di visualizzazioni e migliaia di condivisioni. Nella sua invettiva, che aveva sancito simbolicamente l’avvio della protesta, Mouraud se la prendeva con il presidente francese Emmanuel Macron e con il suo governo colpevoli di essersi accaniti contro gli automobilisti, in particolare decidendo un aumento del prezzo dei carburanti, aumentando il numero degli autovelox e contrastando i veicoli diesel. Mouraud, nel video, rivolgendosi a Macron ricordava al presidente francese ‘che non tutti i francesi vivono nelle grandi città. Io faccio 25 mila chilometri l’anno e quindi non ho altra scelta che prendere la mia macchina. Che inquini oppure no’.La protesta dei gilet gialli, infatti, esplose soprattutto in provincia, fuori dalle grandi città. I gilet gialli contestavano al governo una politica ‘Parigi-centrica’, dimentica del resto del Paese che deve far fronte alla diminuzione del potere di acquisto, alle politiche ‘anti auto’ del governo transalpino che colpiscono la popolazione.
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