Palermo, 20 apr. (AdnKronos) - "Prendiamo atto che, a seguito della pubblicazione di un libro che contiene specifiche e gravi accuse all'indirizzo del CSM (il libro "Palazzo d'ingiustizia" di Riccardo Iacona), le uniche reazioni associative hanno riguardato le modalità espressive di tali critiche". Così, in una nota, i magistrati Sebastiana Ardita, Piercamillo Davigo, Giuseppe Marra e Ilaria Pepe del coordinamento di 'Autonomia e Indipendenza' e candidati alle elezioni per il nuovo Csm."Invitiamo tutti i magistrati, i gruppi associativi e gli altri candidati al CSM a confrontarsi apertamente sul merito delle questioni denunciate piuttosto che sulla forma delle espressioni utilizzate, anche per evitare il rischio che la pubblica sollecitazione di iniziative disciplinari si traduca in una sostanziale intimidazione nei confronti di chi ha esercitato o di chi vorrebbe esercitare il diritto di critica", aggiungono i tre magistrati.Il riferimento è al libro edito da 'Marsilio' del giornalista Iacona che racconta la storia del conflitto che ha opposto a Milano il procuratore aggiunto Alfredo Robledo al suo capo, Edmondo Bruti Liberati. Subito il giudice Andrea Mirenda, che nel libro attacca il peso politico delle correnti, è stato denunciato dall’ex membro laico del Csm di Forza Italia Pierantonio Zanettin, che chiede al ministro della Giustizia una sanzione disciplinare per quanto ha detto nel libro.
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