(AdnKronos) - Non solo: con la legge di Stabilità del 2014 si è tentato il taglio di un terzo dei compensi per le prestazioni nei giudizi di gratuito patrocinio, riduzione dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale che ha invece ricordato come l'articolo 54 del Testo unico sulle spese di giustizia impone l'aggiornamento degli onorari degli ausiliari di giustizia ogni tre anni, in base a criteri Istat. L'ultima rivalutazione, però, è del 2002. "Negli ultimi anni i rincari in materia di giustizia hanno riguardato solo i cittadini - evidenzia l’esperta Samperisi -. Non è più differibile, da parte del governo, l'adempimento di un obbligo sorto più di 15 anni fa". Al professionista non resta che aspettare, anche perché i tempi per ricevere "la somma irrisoria sono insopportabilmente lunghi". Al termine del processo, deve depositare la richiesta di liquidazione in cancelleria, richiesta che passa al magistrato il quale emette il decreto, anche dopo mesi. Il decreto torna così in cancelleria e viene spedito a un ufficio che lo elabora alla luce delle detrazioni fiscali da effettuare. "Nei labirinti burocratici dei tribunali, passano altri mesi prima che venga registrato e inviato all'ufficio pagamenti. All'esito dell'inesorabile peregrinare - conclude l’avvocato -, i miseri compensi vengono pagati, ma talvolta con anni di ritardo".
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