Roma, 23 set. (AdnKronos) - Dell'affaire Casalino, il portavoce del premier finito in una bufera mediatica per un audio sui tecnici del ministero dell'Economia inviato a due cronisti, "quello che impressiona è la confusione tra il ruolo istituzionale, quale portavoce del presidente del Consiglio, è quello da comunicatore del M5S". A dirlo è Pasquale Cascella, una solidissima esperienza di portavoce alle spalle, prima a Palazzo Chigi, col governo D'Alema, poi al Colle, al servizio dei Presidente Napolitano. Il premier, rimarca Cascella all'Adnkronos, "ha un preciso ruolo stabilito dalla Costituzione, è, tra le altre cose, anche responsabile del ministero dell'Economia, quindi il suo portavoce deve esprimere le sue posizioni, non può essere vendicativo, oppositivo, autoritario nei confronti di una stessa struttura del proprio governo". "Se Casalino vuole fare il portavoce del premier - rimarca Cascella - lo faccia e tenga conto dei vincoli istituzionali, se invece vuole comunicare le istanze del M5S allora faccia il portavoce del Movimento. E' proprio questa confusione a creare ambiguità nel messaggio". Ma per Cascella c'è un problema anche "in quella parte dell'informazione che ha raccolto" il messaggio contro i tecnici del Mef diramato da Casalino, "senza rendersi dunque conto della gravità del messaggio. Una corretta informazione dovrebbe saper distinguere il ruolo politico da quello istituzionale".
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