(AdnKronos) - "L’incidenza delle fiducie sulle leggi continua a essere molto alta. Considerando i 56 testi approvati e pubblicati in gazzetta ufficiale, in media per la metà (il 50%) è stato necessario un voto di fiducia. Dall’ultimo governo Berlusconi in poi (2008-2011), nessun esecutivo ha viaggiato a una media così alta", rileva Open Polis.Nello specifico, guardando ai governi che si sono succeduti nelle ultime due legislature, con il centrodestra e Silvio Berlusconi premier le fiducie sono state 45 con una media di 1,07 al mese; con Mario Monti 51 fiducie con il ritmo record di 3 mensili; 10 i voti di fiducia con Enrico Letta per una media di 1,1 al mese; ben 66 fiducie con Matteo Renzi per una media mensile di 2 e quindi Gentiloni con le sue 28 fiducie per una media di 2,55 al mese. Un dato che è destinato a crescere, con ogni probabilità, di qui alla fine della legislatura. "L’uso massiccio dei voti di fiducia nelle dinamiche di Camera e Senato -sottolinea Open Polis- è diventato ormai una prassi, con evidenti conseguenze su quantità e qualità del dibattito parlamentare. Questo perché da un lato lo velocizza, specie sui decreti legge in scadenza, dall’altro lo limita, legando il destino del testo a quello dell’esecutivo".
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