Roma, 22 set. (AdnKronos) - “Il M5S ha fatto tutte le sue promesse elettorali e anche il contratto di governo senza avere la minima idea di dove trovare i soldi. Le brutali minacce di Rocco Casalino verso i funzionari del Mef, che seguono quelle più morbide ma non troppo di Luigi Di Maio, lo dimostrano in modo definitivo. Ma le minacce non fanno saltare fuori i soldi: governare l’Italia è diverso da fare una rapina.” Lo afferma Lucio Malan, vicecapogruppo vicario di Forza Italia al Senato. “Le minacce di Rocco Casalino, portavoce di Palazzo Chigi, al ministro Tria e, quel che è peggio, ai funzionari del ministero dell’Economia -aggiunge Malan - sono un fatto politicamente gravissimo, a parte la loro eventuale rilevanza penale". "Dimostrano - prosegue Malan - una concezione violenta del potere, per cui chi ‘comanda’ si sente in diritto di cacciare i funzionari ministeriali che abbiano idee diverse, nonostante la Costituzione preveda che la Pubblica amministrazione sia imparziale e assicuri la sostenibilità del debito pubblico. E ciò è particolarmente preoccupante, visto che Casalino è palesemente una delle figure più potenti del governo Conte".
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