Roma, 20 set. (AdnKronos) - Matteo Salvini assicura che c'è solo un gesto di cortesia istituzionale -l'assenza di Giuseppe Conte e di Luigi Di Maio a Roma- dietro il rinvio dei dl sicurezza e immigrazioni inizialmente previsti per oggi in Consiglio dei ministri. Il Cdm si terrà lunedì e Salvini nega che ci siano frizioni. In realtà, dietro lo slittamento dei due provvedimenti in cdm ci sarebbero alcuni problemi tecnici. Ma anche grattacapi interni alla maggioranza. Questi ultimi legati per lo più al dl sull'immigrazione.In particolare, spiegano all'Adnkronos fonti interne al M5S, a far storcere il naso ai grillini, o meglio all'anima più a sinistra del Movimento, l'abrogazione del permesso per motivi umanitari, l'introduzione di permesso per casi speciali che può avere durata di un anno anziché due e la sostituzione del permesso per cure mediche, per altro già presente e normato. Come il fumo negli occhi, poi, vengono viste anche le restrizioni all'acquisizione della cittadinanza e l'abrogazione della norma che prevede il diritto di iscrizione anagrafica del richiedente asilo. "Alcune delle critiche mosse - spiega una fonte di governo del M5S a difesa del testo del ministro dell'Interno - le trovo davvero ideologiche. Se fanno la guerra aperta a Salvini su aspetti così tecnici è chiaro che si rischia l'implosione. D'altronde il decreto immigrazione è firmato da Salvini, mica dal Papa... che si aspettavano?". Sul fronte del dl sicurezza, invece, i problemi sarebbero di natura tecnica.
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