Roma, 22 mag. (AdnKronos) - Ieri le puntualizzazioni sulle prerogative del presidente del Consiglio fissate dall'articolo 95 della Costituzione e le preoccupazioni per i conti pubblici e i risparmi degli italiani. Oggi i due colloqui di poco più di venti minuti ciascuno con i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ma sui tempi per il conferimento dell'incarico di formare il nuovo governo da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, continuano a permanere diversi interrogativi. Non è detto che domani sia la giornata giusta, potrebbe esserci un ulteriore rinvio a giovedì.Nonostante il riserbo di oggi del Colle, è evidente che molti sono i dubbi che precedono la scelta del Capo dello Stato e nulla ancora è stato deciso rispetto all'indicazione del nome di Giuseppe Conte avanzata da M5S e Lega. Senza dimenticare ovviamente che l'articolo 92 della Costituzione lascia piena autonomia al Presidente della Repubblica nella scelta del premier.E a quanto pare Mattarella intende esercitare in toto queste sue prerogative e quindi esaminare tutte le implicazioni legate all'eventuale scelta del professore di diritto civile. Un tecnico del quale naturalmente va pesato l'impatto, politico e non solo, che può avere anche nei consessi internazionali. Senza trascurare le polemiche di queste ultime ore relative al curriculum e ai trascorsi professionali di Conte e gli equilibri che sembrano tutt'altro che definiti tra M5S e Lega. Circostanza, quest'ultima, che contribuisce a rallentare i tempi.
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