(AdnKronos) - E c'è chi non esclude un nuovo pre consiglio -l'ennesimo- per venirne a capo, mentre vanno avanti i tavoli tecnici per sciogliere i nodi del dl Salvini. Dal Viminale, intanto, trapela che tutte le problematicità sono state risolte: il testo ora " è solido, ragionevole e necessario. Per questo, dovrà essere all'ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri". E con ogni probabilità ci sarà, ma non per l'approvazione definitiva.Stessa sorte per il dl famiglia. Anche sul provvedimento per elargire assegni alle famiglie, il cosiddetto dl Di Maio, oggi in pre-consiglio si è consumato un duro braccio di ferro tra i due alleati di governo. Con il M5S che ha accusato la Lega, in particolare il ministro Lorenzo Fontana, di aver "sabotato" le misure targate 5 Stelle. Di Maio da Torino ha intanto lanciato il guanto di sfida contro i ''sabotatori'': "In questo governo possiamo dividerci su tutto, ma non sulla famiglia. Su questo decreto si gioca il destino e la tenuta del governo. Vedo ostruzionismo non costruzionismo". In serata, poi, è arrivata la doccia fredda anche per la misura voluta dal vicepremier grillino. Con i dubbi della Ragioneria di Stato sulle coperture al decreto, messe nero su bianco in un protocollo del Mef. Alla fine arriva l'indizio che 'sposta' in avanti nel tempo il duello tra gli alleati. Sul decreto famiglia, Di Maio ammette: "Può andare a questo o al prossimo consiglio dei ministri dopo le europee", l'importante è "fare bene le cose e non sabotarle". Come a dire, pensiamoci dopo il voto del 26 maggio.
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