(AdnKronos) - La via maestra per finanziare l’innovazione, aggiunge il direttore generale della Banca d'Italia, "non può che essere aprire e accrescere il capitale proprio, cioè emettere nuove azioni e, da parte dei proprietari originari dell’impresa, accettare di diluire la propria quota, sia pure mantenendo controllo e direzione strategica dell’impresa. Le nuove azioni possono essere collocate direttamente sul mercato o, più probabilmente nel caso di aziende non grandi, presso investitori specializzati come i fondi di private equity o di venture capital. Ma in Italia il ruolo di questi investitori è ancora limitato". Con l’obiettivo di sviluppare il mercato del venture capital, sottolinea ancora Rossi, "sono stati recentemente creati fondi a partecipazione pubblica che investono direttamente in start-ups innovative o in fondi di venture capital privati (i cosiddetti 'fondi di fondi'). Nonostante la crescita dell’impegno pubblico, quasi raddoppiato negli ultimi due anni a poco meno di 400 milioni di euro, il mercato italiano rimane poco sviluppato, in particolare in quei segmenti dedicati a imprese già da tempo esistenti ma che devono crescere nella dimensione (scale-up stage)".
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