Milano, 13 nov. (AdnKronos) - "Si avverte più che mai l’esigenza di convocare gli Stati generali dell’editoria, affinché tutti le categorie di attori della filiera di produzione e distribuzione delle notizie (giornalisti, editori, poligrafici, professionisti del web, giganti della Rete), insieme con i decisori istituzionali, discutano del futuro dell’ecosistema dell’informazione e trovino una sintesi armoniosa tra diritti e doveri, libertà e responsabilità. Il muro contro muro tra politica e mondo del giornalismo impoverisce l'ecosistema mediatico". Lo afferma Ruben Razzante, docente di Diritto dell'informazione all'Università Cattolica di Milano e alla Lumsa, in relazione agli "attacchi grillini ai giornalisti che hanno riproposto il tema del rapporto tra i decisori istituzionali e i 'cani da guardia', cioè i giornalisti". "La radicalizzazione dello scontro tra politica e operatori dell’informazione ha origini lontane - sottolinea - e finisce sempre per ritorcersi contro il cittadino-utente, che fa fatica a districarsi nel ginepraio di accuse, recriminazioni, rivendicazioni dell’una e dell’altra parte". Secondo il docente, occorrerebbe abbassare i toni, "tanto più dopo i saggi richiami del presidente Mattarella" e ragionare sul futuro dell'informazione italiana, senza pregiudizi e con approccio neutrale.
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