Roma, 9 dic. (AdnKronos) - Stop alle sfide social estreme e carcere fino a tre anni per chi attraverso i social istiga a commettere azioni pericolose che possono portare alla morte, come purtroppo accaduto. Lo chiede il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, che ha presentato un disegno di legge contenente "disposizioni in materia di tutela e prevenzione sull’utilizzo distorto dei servizi informatici".Fulcro del provvedimento la norma che punta ad introdurre nel codice penale l'articolo 580 bis, in base al quale, "salvo che il fatto non costituisca più grave reato, il titolare o il gestore del sito internet o del social media, ovvero il responsabile a qualunque titolo, che riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, immagini o videoregistrazioni che esaltano azioni pericolose, che possono urtare e condizionare la sensibilità degli utenti e indurre gli stessi a ripeterle, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni".All'ente ritenuto responsabile possono essere applicate anche sanzioni amministrative di natura pecuniaria e interdittiva e viene inoltre introdotto un obbligo generale di sorveglianza per le società informatiche. In particolare, ai fini dell'applicazione delle nuove norme, il testo definisce 'social media' "le applicazioni internet che permettono la creazione e lo scambio di contenuti generati dall’utente".
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