(Adnkronos) - Per innalzare il potenziale di crescita e vincere la sfida della produttività sono necessari maggiori investimenti anche di tipo immateriale volti a potenziare per la crescita all’estero, la valorizzazione dei marchi internazionali, il rispetto dell’ambiente e l’innovazione brevettuale. Per realizzare queste strategie è imprescindibile l’attenzione al capitale umano in un contesto in cui è sempre più difficile trovare laureati e diplomati, soprattutto con indirizzo economico, in ingegneria e meccatronica. I possessori di titolo di laurea e post-laurea sono gli unici ad aver ridotto nel Veneto il tasso di disoccupazione tra il 2014 e il 2018 (-2,1%) contro la sostanziale stabilità nelle altre classi di titoli di studio. Nel 2018 in provincia di Padova 24.865 risorse da inserire in azienda sono state di difficile reperimento (32,1% del totale), di queste 12.161 per mancanza di candidati e 9.992 per preparazione inadeguata. Inoltre mancano risorse con qualifica professionale nel campo della meccanica, della ristorazione e del benessere.Diventa quindi cruciale intensificare le relazioni impresa-scuola anche nelle imprese di minori dimensioni proseguire lungo la strada della formazione, anche per lo sviluppo delle soft skills. Nel 2018 nel Veneto il 33,1% delle imprese investono in formazione interna, nel Padovano il 31,5% contro una media nazionale molto più bassa (25,8%). Nel Padovano le competenze ritenute più importanti dalle imprese sono risultate essere in ordine di valore: flessibilità e adattamento, lavoro in gruppo, lavoro in autonomia, problem solving e capacità di utilizzo delle competenze digitali.
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